Saldatura ad arco: le caratteristiche del sistema arcos

L’arcos è un sistema di taglio dei metalli ben diffuso a livello industriale: in pratica, esso riesce ad associare in maniera perfetta l’ossigeno all’arco elettrico, tanto che la sua denominazione alternativa è proprio quella di “taglio ossielettrico” o di Oxyarc. In aggiunta, tale sistema viene indicato per il taglio e la foratura degli acciai inossidabili, per il taglio della ghisa, delle leghe leggere, del rame e dell’ottone, oltre che per l’asportazione rapida dei chiodi e per l’esecuzione di fori di qualsiasi diametro in lamiere fino a cento millimetri di spessore. In aggiunta, non bisogna dimenticare che in questo preciso ambito sono impiegati anche degli elettrodi cavi dal punto di vista assiale, in modo da consentire l’adduzione dell’ossigeno che è necessario al taglio in questione.

Utensili per il taglio dei metalli: gli allargatori

Gli allargatori rappresentano un’alternativa molto utile per quel che riguarda gli utensili usati per il taglio dei metalli industriali. Si tratta, in pratica, di strumenti che sono muniti di taglienti principali sulla parte frontale: i taglienti secondari, invece, sono normalmente elicoidali, con tanto di inclinazione pari a quindici gradi circa, il tutto allo scopo di sfruttarli come una vera e propria guida. Per il semplice allargamento dei fori si sfruttano diversi tipi di utensili: ad esempio, si possono citare gli allargatori elicoidali a tre o quattro taglienti, i quali sono molto più robusti delle punte elicoidali e hanno la minima tendenza a deviare, dando al contempo ai fori stessi una precisione molto spiccata. Inoltre, bisogna anche considerare che essi si affilano nuovamente soltanto in relazione ai taglienti principali e sulle affilatrici da punte elicoidali.

Taglio dei metalli: l’elettrocorrosione

L’elettrocorrosione si ottiene attraverso degli specifici utensili, sagomati secondo la forma della superficie che si desidera.

Questi stessi utensili, inoltre, rimanendo immersi in un apposito fluido, per lo più petrolio, vengono spinti contro il pezzo da lavorare; nel contempo, un condensatore viene caricato attraverso la corrente elettrica e si scarica con degli archi tra lo strumento, sempre negativo, e il pezzo che necessita di essere lavorato, il quale è invece sempre positivo. La frequenza di scarica va monitorata costantemente visto che è davvero molto elevata, pari anche a centomila hertz. L’arco voltaico, poi, produce una vera e propria asportazione di materiale, la quale è maggiore nell’anodo e minore al catodo, nel caso in cui essi dovessero presentare la stessa composizione.

Taglio dei metalli: scalpelli, raschietti e abrasivi

Il taglio dei metalli può essere ottenuto in maniera perfetta grazie all’utilizzo delle lime, ma anche mediante gli scalpelli, i raschietti e gli abrasivi a mano.

Per quel che concerne gli scalpelli, c’è da dire immediatamente che essi sono realizzati in genere in acciaio legato (soprattutto cromo), con l’estremità tagliente temprata e rinvenuta: la sezione della barretta rettangolare, inoltre, presenta degli spigoli eliminati, mentre il tagliente curvo è a grande raggio e talvolta di forma piana. Possiamo dividere, dunque, gli scalpelli propriamente detti e gli ugnetti. I primi hanno un tagliente largo e i secondi uno stretto, adatto, in particolare, per produrre delle solcature.