Utensili per il taglio dei metalli: gli allargatori

Gli allargatori rappresentano un’alternativa molto utile per quel che riguarda gli utensili usati per il taglio dei metalli industriali. Si tratta, in pratica, di strumenti che sono muniti di taglienti principali sulla parte frontale: i taglienti secondari, invece, sono normalmente elicoidali, con tanto di inclinazione pari a quindici gradi circa, il tutto allo scopo di sfruttarli come una vera e propria guida. Per il semplice allargamento dei fori si sfruttano diversi tipi di utensili: ad esempio, si possono citare gli allargatori elicoidali a tre o quattro taglienti, i quali sono molto più robusti delle punte elicoidali e hanno la minima tendenza a deviare, dando al contempo ai fori stessi una precisione molto spiccata. Inoltre, bisogna anche considerare che essi si affilano nuovamente soltanto in relazione ai taglienti principali e sulle affilatrici da punte elicoidali.

I taglienti secondari, al contrario, non vengono affilati come avviene nelle punte elicoidali da trapano. L’allargatore si rastrema verso il codolo di 0,05 punti percentuali. Dello stipo tipo che si è appena provveduto a descrivere sono anche le teste per barenare, le quali sono costituite da un coltello portato dalla testa munita di tasselli di guida in legno duro o in fibra. Il procedimento da seguire è semplice, in pratica si allarga sul tornio un breve tratto di foro al diametro voluto, quindi si introduce la testa, che risulta guidata dal tratto che è stato tornito.

Per allargare una sola parte di un foro, si usano tipicamente gli allargatori con guida (le cosiddette “punte a guida”), la cui parte attiva può essere di pezzo con la guida e il codolo, oppure può avere la guida riportata. Il tagliente principale può avere una gradazione pari a novanta gradi, ma soltanto nell’ipotesi in cui la parte allargata necessita di avere un fondo piano (le alternative sono 45 e 60 gradi). La rastremazione del codolo è ancora una volta pari allo 0,05%.