La tecnica industriale della liofilizzazione

La liofilizzazione è la tecnica industriale di disidratazione che consiste nel trattare un prodotto a temperature molto basse e sotto vuoto spinto, fino alla completa eliminazione dell’acqua che è contenuta in esso (si tratta della cosiddetta “criodeidratazione” o “freeze-drying”). Il procedimento in questione è caratterizzato essenzialmente da cinque fasi distinte: anzitutto, si parte con la preparazione del prodotto originale, passando poi per il congelamento rapido, l’essiccazione primaria, l’essiccazione secondaria e soltanto al termine il confezionamento del prodotto liofilizzato, in modo da preservarlo in maniera adeguata dal vapore d’acqua e dall’ossigeno dell’aria. Con questa specifica tecnica, inoltre, si ha un vantaggio molto importante, vale a dire quello della non alterabilità delle caratteristiche peculiari del prodotto che è stato trattato.

La liofilizzazione è impiegata soprattutto per le sostanze di origine biologica, come ad esempio il siero, il plasma, gli ormoni, le vitamine, gli enzimi e i tessuti, oltre che per i prodotti del settore farmaceutico. Lo sviluppo nell’ambito dell’industria alimentare, poi, è stato molto importante, con prodotti come il latte, il caffè, i succhi di frutta, le carni e il pesce a beneficiarne in larga misura. Altri vantaggi sono quelli della diminuzione di peso del prodotto originale dal 75 al 90% e la possibilità di trasporto e conservazione a temperature normali. La liofilizzazione, inoltre, può coinvolgere anche le polveri di metallo.

Tale processo è rivolto alla produzione di polvere di carburo di tungsteno, con l’industria degli utensili sinterizzati che ne fa un ampio uso. In esso, infatti, una soluzione di sale metallico viene congelata in modo molto rapido e essiccata sottovuoto, così da produrre una polvere di ammonio paratungstato; quest’ultima è caratterizzata da una estrema finezza dei grani e da alta purezza. Con una opportuna regolamentazione dei parametri operativi, infine, si può riuscire a modificare la granulometria del prodotto, tanto che poi la struttura del liofilizzato risulta essere piuttosto porosa.