Tecnologia industriale: le spranghe delle motoseghe

Operazioni importanti come il diradamento, il taglio e la raccolta della legna possono avvenire attraverso le cosiddette “spranghe”: ve ne sono moltissime in commercio e bisogna scegliere quella giusta, quella cioè che sia in grado di portare a termine senza alcun problema qualsiasi tipo di lavoro che si abbia in mente da fare con una motosega. Le spranghe, infatti, in combinazione con il rocchetto e la catena, sono in grado di trasformare la potenza del motore direttamente in resa di taglio. A seconda dell’applicazione, poi, si possono scegliere le spranghe più leggere e con poco attrito oppure quelle più robuste con il rivestimento in metallo duro sulla punta della spranga stessa.

Le tipologie più pregiate prevedono un raggio di testa davvero molto ridotto e il rivestimento in stellite. Questa combinazione risulta essere la più idonea per quel che riguarda l’intaglio e la cura degli alberi. Le spranghe più sottili e le catene a maglia fine consentono una maggiore capacità di taglio, grazie soprattutto alle esecuzioni in acciaio pregiato al cromo-molibdeno. Ma vi sono anche altre caratteristiche importanti in questo senso. Ad esempio, si possono citare le stelle di rinvio fino a dieci denti, con il cuscinetto fissato con i quattro rivetti, la ridotta tendenza al rimbalzo (ideale per l’uso universale nella raccolta di legname), l’elevata capacità di incisione e la grande stabilità unita al poco peso.

Le spranghe dal corpo massiccio e particolarmente rigido, oltre alla testa completamente intercambiabile, sono fatte su misure per le massime esigenze nell’uso professionale; l’utilizzo più frequente in questo caso si riferisce all’abbattimento e al taglio a lunghezza sui macchinari che vantano le maggiori potenze. Le spranghe integrali, infine, sono state introdotte per le motoseghe di media potenza: il corpo viene realizzato come al solito in acciaio massiccio, con la punta che viene protetta da un rivestimento in metallo duro.