Industria delle costruzioni edili: gli escavatori

L’industria delle costruzioni edili beneficia anche e soprattutto di un importante macchinario, l’escavatore: si tratta di un mezzo che è largamente impiegato in questo senso e per i lavori di scavo di fondazioni, di trincee per la posa di cavi e tubazioni, di canali di irrigazione e per gli scavi in galleria. Nel caso di un utilizzo subacqueo, inoltre, la macchina industriale in questione viene conosciuta più comunemente come “draga”. L’elemento che viene solitamente usato per definire la grandezza di un escavatore è la capacità del cucchiaio frontale, visto che è in funzione di esso che si dimensiona la quasi totalità dei suoi organi. Quali sono le categorie più diffuse in questo senso?

Anzitutto, si può cominciare con gli escavatori a valve: questi ultimi prevedono appunto la parte operante a valve, con le manovre che sono garantire da un ‘apposita gru che può essere di tipo diverso a seconda del lavoro che deve essere compiuto. La benna mordente, inoltre, presente due valve solamente nel caso in cui si ha a che fare con dei terreni molto leggeri; la penetrazione, poi, viene agevolata senza dubbio dalla forma rotonda della stessa, con tre o più valve molto robuste, munite spesso di denti per i terreni duri e semirocciosi.

Gli escavatori a palla sono anche detti a cucchiaio o a badilone. In pratica, tali macchine sono montate su cingoli e attrezzate con una specie di grosso badile fornito di cucchiaio, il quale lavora in maniera simile al badile manuale. Gli escavatori a benna strisciante, al contrario, prevedono che la manovra avvenga con una fune chiusa ad anello, in modo che, andando a invertire il movimento della fune, si possano compiere le fasi di lavoro e di ritorno della benna. Un ultimo cenno va fatto per l’aratro livellatore, un escavatore adatto soprattutto per gli scavi di superficie e per quelli poco profondi.