Anie: l’elettronica industriale è ancora troppo debole

L’elettronica e l’elettrotecnica industriale sono idealmente rappresentate nel nostro paese da Confindustria Anie, la federazione nazionale che raggruppa le imprese del settore.

Dunque, i commenti più interessanti in questo ambito provengono proprio da tale fonte: la situazione dell’industria in questione non è certo rosea, visto che nei primi mesi di quest’anno la produzione ha avuto un ritmo sostanzialmente debole. Le stime dell’Istat parlano chiaro, l’elettronica industriale ha fatto registrare un calo di ben 12,3 punti percentuali all’interno delle cosiddette “macro-aree”, mentre l’elettrotecnica è rimasta più stabile rispetto a un anno prima.


Le flessioni, poi, sono state riscontrate anche nei confronti tra un mese e un altro. Come si spiega questa difficile situazione? Il comparto manifatturiero italiano è in costante sofferenza e questo a causa del mercato interno, troppo poco competitivo rispetto a quello europeo.

La produzione di convertitori, trasformatori ad alta frequenza, alimentatori ed altri componenti elettronici di potenza è dunque in fase di stallo, il segmento può essere rilanciato soprattutto attraverso una nuova capacità di innovazione e di intraprendenza. Gli impianti elettrici industriali, così come i sistemi di allarmi, i gruppi elettrogeni e gli impianti di illuminazione attendono per il momento che le acque agitate si calmino prima di rinvigorire la loro produttività.