Apparecchi industriali: a cosa serve il blondin?

Il blondin è l’apparecchio industriale di sollevamento che viene anche detto “gru su funi”: questo nome così particolare deriva essenzialmente dal fatto che si è voluto ricordare la figura di Antoine Blondin, l’acrobata francese che fu in grado camminare su una fune di acciaio tesa tra due sponde opposte per attraversare il Niagara. Nel suo schema più semplice, esso è costituito da due piloni fissi, tra i quali è tesa una fune ancorata alle due estremità a blocchi di calcestruzzo abbastanza pesanti da resistere al tiro. Su questa fune, inoltre, scorre un carrello che è mosso nell’uno e nell’altro senso da una seconda fune, la quale viene detta traente.

La traente su avvolge ad anello su una carrucola portata da un pilone; le sue due estremità si avvolgono inoltre su dei tamburi che sono azionisti da motori elettrici. In questa maniera la fune tende a formare un circuito chiuso che riceve il moto per semplice aderenza da una puleggia scanalata azionata dal motore stesso. Una terza fune, la quale è conosciuta come “fune di sollevamento”, fa capo al paranco, il quale viene portato dal carrello ed è normalmente di taglia semplice o multipla. Con in carrello fermo, svolgendo o avvolgendo tale fune di sollevamento, il gancio può scendere oppure salire.

Si possono combinare in contemporanea i due movimenti, vale a dire quello verticale e quello orizzontale, in modo che il gancio possa spostarsi nel senso diagonale. Il blondin con la fune portante-traente ha le due estremità che sono ancorata su una o più funi in parallelo, avvolte ad anello, il cui ramo superiore ha le due estremità che sono ancorate al carrello e ne provoca il movimento; il tratto inferiore, al contrario, funziona da portante per il carrello stesso. Gli argani, infine, sono due, dotati di motori indipendenti per il sollevamento e la traslazione, con il raggio di azione dell’impianto che può essere ampliato.