Montaggi industriali: gli impianti di colata continua

Gli impianti di colata continua rientrano a pieno titolo nell’ambito dei montaggi di tipo industriale.

Si tratta di un processo piuttosto articolato che prevede una vera e propria fusione del metallo: il materiale liquido ottenuto in questa maniera viene poi fatto attraversare mediante la forza gravitazionale all’interno di una forma a fondo aperto, la cosiddetta lingottiera. Quest’ultima è l’immagine più tipica che si può avere di una colata continua, con questa forma in rame che viene poi raffreddata all’esterno con dell’acqua, a causa delle alte temperature.

Distretti industriali: Bagnoli potrebbe imitare il modello della Ruhr

Bagnoli e Dortmund potrebbero sembrare due città che non hanno niente da dirsi.

Invece, il quartiere partenopeo e l’agglomerato tedesco potrebbero assomigliarsi sempre di più, almeno nella conformazione di distretto industriale: d’altronde, proprio il celebre distretto della Ruhr si è trasformato da una delle zone più inquinate al mondo a metropoli artistica e innovativa, un modello che ha interessato enormemente la stessa Bagnoli, tanto che l’ispirazione potrebbe essere quella giusta. Come funziona esattamente il nuovo bacino della Ruhr? L’investimento è stato pari a 563 milioni di euro, denaro che consentito di creare posti di lavoro, monumenti industriali, musei, teatri, con il verde che si alterna idealmente con splendide testimonianze di archeologia industriale.

Archeologia industriale: le officine Einstein-Garrone di Pavia

Pavia è un’importante attrazione turistica per il suo patrimonio artistico e per la sua posizione strategica nella cosiddetta via Francigena.

Ma il comune lombardo presenta anche un interessante esempio di archeologia industriale: si tratta delle Officine Einstein-Garrone, una importante fabbrica elettrica ed elettronica che operò qui tra fine ‘800 e inizio ‘900 e di cui si possono ancora ammirare gli edifici. Il nome Einstein fa subito venire in mente il celebre e geniale fisico Albert Einstein, autore della teoria della Relatività, ed in effetti il padre Hermann era uno dei due proprietari della fabbrica in questione.

Per risolvere il problema nitrati si avvia a conclusione il progetto Denitren

Si avvia alla conclusione il progetto triennale di ricerca DENITREN, promosso dalla Regione Piemonte e realizzato in collaborazione di Environment Park , Politecnico di Torino, Coldiretti Piemonte e Associazione Allevatori Regione Piemonte, finalizzato alla realizzazione di un fotobioreattore pilota per il trattamento di reflui zootecnici (bovini e suini) con microalghe e testato in due aziende zootecniche selezionate in Piemonte.
Il funzionamento prevede che il refluo zootecnico inizialmente stoccato all’interno di un serbatoio di carico, venga filtrato e pompato verso il fotobioreattore, al cui interno “lavorano” le microalghe (organismi vegetali foto sintetici) che utilizzano energia radiante, anidride carbonica e nutrimento rappresentato in particolare da azoto e fosforo, per il proprio metabolismo.

Posta la prima pietra dell’impianto IBP (Italian Bio Products)

Alla presenza delle autorità locali e nazionali, il Gruppo Mossi&Ghisolfi – leader mondiale nella produzione di PET – ha celebrato lo scorso 12 Aprile 2011 la posa della prima pietra dell’impianto IBP (Italian Bio Products), che a partire dal 2012 produrrà, primo nel mondo, bioetanolo di seconda generazione.
Prende così l’avvio la fase di scale-up industriale, che tradurrà sul piano della produzione l’innovativa tecnologia PRO.E.SA.TM, messa a punto nei laboratori di Chemtex – società di ingegneria del Gruppo Mossi&Ghisolfi – grazie ad un progetto di ricerca durato 5 anni e costato 120 milioni di euro.
La bioraffineria di Crescentino avrà una capacità produttiva di 40.000 tonnellate annue di bioetanolo, realizzato a partire da biomasse ligno-cellulosiche disponibili in filiera locale (nel raggio di 40 km) e non destinate al consumo alimentare.

Chimica industriale: il glove box rende sicure le polveri nocive

La chimica industriale comporta inevitabilmente dei problemi relative al fatto che molti prodotti sono cancerogeni e nocivi per la salute dell’uomo.

Ma vi sono anche dei sistemi che consentono di ridurre l’effetto delle polveri più pericolose, senza esporre gli operatori all’inquinamento dell’ambiente che li circonda in ambito lavorativo. Il glove box non è altro che una camera a guanti, un sistema nato con questi scopi specifici e in grado di funzionare perfettamente: la cabina è solitamente realizzata in acciaio, con delle aperture per i guanti, in cui inserire appunto le mani.

Contabilità industriale: i vantaggi per le imprese

La contabilità industriale rappresenta uno dei processi fondamentali per un’impresa o un’azienda: con questo termine si indica solitamente lo studio dei fattori interni di gestione, oltre alle modalità di formazione dei costi aziendali.

Tra l’altro, una prima distinzione tra questa contabilità e quella generale è che la prima non è obbligatoria. Ciò nonostante, è buona norma analizzare con attenzione nel tempo come sono evoluti i valori del reddito d’impresa, in modo da conseguire dei margini di profitto migliori mediante costi più bassi.

Inquinamento industriale: la Corte Ue condanna l’Italia

Inquinamento industriale: è questa l’accusa ben precisa che è stata lanciata dalla Corte europea di giustizia nei confronti del nostro paese, il quale si è reso protagonista della violazione della direttiva sulle emissioni inquinanti da impianti industriali.

Che cosa prevede nello specifico questo testo? Anzitutto, bisogna precisare che si tratta della Direttiva Ippc (Integrated Pollution Prevention and Control) del 2008, la quale ha stabilito il rilascio di un’apposita autorizzazione per quel che riguarda le attività industriali e agricole che possono arrecare inquinamento. Nel novero in questione, dunque, possiamo ricomprendere le attività energetiche, quelle che sono volte a trasformare i metalli, le industrie di prodotti minerali, ma anche l’industria chimica e l’allevamento agricolo.

Modena dedica una giornata all’archeologia industriale

Manca poco più di una settimana all’interessante giornata che verrà promossa dall’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (Aipai): la sezione regionale dell’Emilia Romagna darà infatti vita a Modena a una giornata di studi sul patrimonio rappresentato dalla storia industriale del territorio in questione, grazie anche alla collaborazione degli enti locali.

Le testimonianze di archeologia industriale sono davvero molte nella città emiliana, tanto che questo convegno è il risultato della valorizzazione di siti, macchinari ed esperienze urbanistiche. La giornata prescelta è quella del prossimo 15 aprile, quando le discussioni andranno a focalizzarsi su sette specifici casi.

Montaggi industriali: il Grupo Euro America

Montaggi industriali.

Una compagnia specializzata nel settore è la Grupo Euro America SAS, che ha sede legale a Bogotà (Colombia), ed opera sia a livello nazionale che internazionale.

L’esperienza e l’abilità dei lavoratori consente a questo gruppo di occuparsi di installazione meccanica, elettrica e automazione. In più il Grupo Euro America SAS consegna impianti installati grazie a “Chiavi in mano”, formula che dà la possibilità di supportare le aziende sia a livello globale che locale.