Industria alimentare, cala la fiducia degli imprenditori

ISMEA ICF Q2-14
Il secondo trimestre del 2014 segna un calo della fiducia dell’industria alimentare sulle prospettive economiche del settore. Lo rivelano i dati diffusi da ISMEA che vedono una inversione di rotta ed un ritorno in territorio negativo dopo i segnali positivi registrati nel trimestre precedente.

Nel dettaglio ISMEA ha registrato per l’Indice del clima di fiducia del settore dell’Industria Alimentare (ICF Industria) un calo di 2,7 punti su una scala che varia da -100 a +100. La variazione è ancora più marcata se si considera che nel trimestre precedente l’indice ICF Industria era risultato in crescita di 1,6 punti. Ricordiamo in tal senso che l’indice ICF Industria è un valore sintetico che rappresenta i giudizi degli operatori del settore su ordini, giacenze e produzione nell’immediato futuro.

A determinare un generale calo del clima di fiducia nell’industria alimentare è anzitutto il giudizio sull’andamento della produzione e sull’accumulo delle scorte. Quest’ultima valutazione si posizione sopra la media del periodo e sottintende quindi un andamento della domanda inferiore alle attese. In generale invece migliora il giudizio che l’industria alimentare da sugli ordinativi.

Il calo di fiducia nelle prospettive del settore riguarda gran parte dei comparti produttivi, dall’industria del pane al lattiero-caseario, dalle lavorazioni ittiche all’industria dolciaria fino al riso ed al vino. In controtendenza si muovono invece altri comparti come quelli delle acque minerali, delle bevande analcoliche, dell’olio di oliva e della pasta.

Notevoli differenze si registrano anche su base territoriale. L’Indice del clima di fiducia del settore dell’Industria Alimentare registra infatti il calo più marcato, -4,1 punti, nel Nord-Ovest. Sull’estremo opposto invece il Mezzogiorno con un indice in crescita (+4 punti).

[Via | ISMEAservizi]