L’Istat boccia la manovra. Gli obbiettivi non saranno raggiunti, secondo l’Istituto di statistica

commercioL’Istat si pronuncia sulla Legge di Bilancio nelle sue audizioni, e conclude che gli obbiettivi del governo sono lontani dalla realtà. A conti fatti, per raggiungere l’1,2% del Pil per il prossimo anno, si dovrebbe avere un +0,4% nell’ultimo trimestre di quest’anno.
Una crescita sostenuta, anche per periodi storici normali. E invece l’Europa sta nuovamente rallentando, secondo i dati.

I dati dell’Istat

Secondo l’Istat infatti, l’indicatore anticipatore “registra un’ulteriore flessione” e le previsioni sono per “una fase di debolezza del ciclo economico”. Secondo il presidente Istat Maurizio Franzini “un mutato scenario economico potrebbe influire sui saldi di finanza pubblica in modo marginale per il 2018 ma in misura più tangibile per gli anni successivi”.

L’Istat è quindi in linea con quanto preannunciato dalla Corte dei Conti che prevede una contrazione del Pil.

Da parte del governo però non c’è nessun ripensamento: “Noi stiamo cercando di invertire la rotta il prima possibile. Condivido pienamente quello che ha detto il ministro Tria, che l’unico modo per rispettare tutti i parametri europei è fare una manovra suicida che poi porta alla recessione”. Così il vice-premier Di Maio, ai giornalisti, nonostante i pareri sfavorevoli anche dell’Ufficio Parlamentare al Bilancio, che si era già espresso bocciando la manovra.

Il presidente Pisauro ha infatti detto che: “Nelle valutazioni più recenti dell’Upb, che incorporano la manovra al suo valore facciale” il deficit “si posizionerebbe nel 2019 al 2,6% del Pil”.