Il Marocco intensifica lo sviluppo dei settori industriali chiave

Un deciso colpo di acceleratore: come ha rilevato l’Oxford Business Group, il Marocco sta intensificando i propri sforzi per stimolare i settori industriali chiave, come ad esempio quelli dell’elettronica e dell’aeronautica. Il programma in questione rientra a pieno titolo nel patto nazionale per l’emergenza industriale, un piano che punta alla creazione di ben 220mila nuovi posti di lavoro da qui al 2015; in aggiunta, un altro obiettivo ambizioso che può essere raggiunto è senza dubbio quello di aumentare il prodotto interno lordo di cinquanta miliardi di dirham (circa 4,5 miliardi di euro per la precisione).

In pratica, la nazione maghrebina dovrà necessariamente potenziare le proprie esportazioni e diversificare nel modo migliore possibile la produzione, tenendo sempre d’occhio l’ambito occupazionale. I progetti di sviluppo dei settori industriali a valore aggiunto dovranno essere incentivati già a partire dal 2013: una chiara testimonianza di queste intenzioni è senza dubbio l’apertura del nuovo parco industriale marocchino, per un valore complessivo di cinquecento milioni di euro. In pratica, si tratta di un parco che sarà dedicato alle imprese attive in vari comparti, in primis l’aeronautica, la difesa e la sicurezza in ambito elettronico. Nonostante la crisi economica degli ultimi anni, inoltre, gli investimenti diretti esteri dell’aeronautica non sono stati affatto interrotti. In quest’ultimo settore operano attualmente in Marocco circa cento imprese che danno lavoro a diecimila dipendenti, in particolare per la fabbricazione di componenti, in ambito ingegneristico e dei servizi.

Secondo lo stesso Oxford Business Group, inoltre, il numero totale di aziende è destinato ad aumentare nei prossimi anni, a causa soprattutto della crescente domanda mondiale di componenti per velivoli. Un esempio molto interessante in questo senso è quello di Bombardier, attiva anche nel campo dei trasporti, la quale riesce a ottenere ottimi profitti dai costi concorrenziali che sono disponibili in Marocco e che è pronto a lanciare un investimento corposo, pari a duecento milioni di dollari.