Inquinamento industriale: la Banca Mondiale finanzia i progetti in Vietnam

La Banca Mondiale, più precisamente il suo board dei direttori esecutivi, ha concluso questa settimana un accordo molto importante: si tratta, infatti, di un finanziamento pari a cinquanta milioni di dollari americani, denaro utile per sostenere il rafforzamento delle regole relative ad alcune zone industriali del Vietnam, nello specifico quelle che si riferiscono al trattamento delle acque di scarico. L’intesa ha riguardato le quattro province maggiormente industrializzate del paese asiatico, vale a dire Nam Dinh, Ha Nam, Dong Nai e Ba Ria Vung Tau. Che cosa è stato previsto nel dettaglio?

L’iniziativa ha preso il nome di Industrial Pollution Management Project, un progetto che fa parte di un sostegno garantito da un gran numero di donatori. Come ha spiegato Victoria Kwakwa, direttrice per Vietnam per conto della Banca Mondiale, i regolamenti inadeguati, i deboli rinforzi e la scarsa conformità ai dettami relativi al trattamento industriale in questione hanno creato diversi rischi ambientali che non possono essere trascurati. Ora è importanti rompere questo ciclo e promuovere lo sviluppo ambientale della nazione. Il progetto stesso, inoltre, intende monitorare e migliorare le politiche “green” in tutte le zone industriali delle quattro province; le previsioni parlando di almeno otto sistemi per il trattamento delle acque reflue da costruire a breve, in modo da innovare il settore.

D’altronde, la sostenibilità ambientale è uno degli elementi centrali della Banca Mondiale, in particolare della partnership che è stata siglata in favore del Vietnam per quel che concerne il periodo 2012-2016. Lo sviluppo industriale è un fattore chiave della crescita della repubblica del Sud-Est asiatico: il comparto è cresciuto in termini di prodotto interno lordo dal 22,7% del 1990 fio al 41,1% del 2010, con un volume di affari che due anni fa ammontava a 42,5 miliardi di dollari. Uno sviluppo tanto rapido ha però posto seri problemi di inquinamento e ora si cerca di porre rimedio al problema con un progetto piuttosto ambizioso.