Il momento delicato dell’Asi di Caltanissetta

A Caltanissetta si sta discutendo parecchio dell’Area per lo Sviluppo Industriale: il consorzio relativo alla città siciliana, infatti, è praticamente obbligato a vendere i lotti industriali, operazione che dovrà essere completata entro un mese al massimo, anche se di denaro non se ne vede neanche l’ombra. Ecco perché gli imprenditori locali hanno reso pubblico un apposito comunicato.

In questo documento, in particolare, è emersa la totale estraneità alle facili polemiche e alle considerazioni di stampo politico: più che altro, l’intento è stato quello di rendere più sensibile l’opinione pubblica dei cittadini e della politica, in modo che non si arrivi alla soluzione finale meno auspicabile, vale a dire la chiusura definitiva di dodici aziende e il conseguente licenziamento di settanta dipendenti. Gli stessi imprenditori, poi, hanno spiegato in modo molto chiaro la vicenda. Anzitutto, due settimane fa le aziende della zona industriale in questione sono venute a conoscenza del fatto che le loro locazioni sono in vendita. Per rimanere in possesso di queste ultime, però, servono delle somme che sono comprese tra i 90mila e i 450mila euro e esercitare il diritto di prelazione è davvero complicato, anche quando si ha a che fare con una compagnia di maggiori dimensioni.

D’altronde, trenta giorni sono pochissimi per accumulare importi di questo tipo e perfino i notai e le banche hanno fatto sapere che le pratiche non possono essere perfezionate tanto in fretta. L’Asi di Caltanissetta, come tutti gli altri che troviamo nel nostro paese, è un ente regionale che promuove lo sviluppo industriale sul territorio: la richiesta del mondo imprenditoriale è quella di ottenere una proroga di almeno 180 giorni (al massimo 240), così che ognuno sarà in grado di acquistare il rustico industriale e di non mandare in fumo tanti euro di investimenti, infrastrutture e ammodernamenti. Chissà se questo comunicato riuscirà a smuovere le coscienze, per il momento si attendono con ansia delle risposte.