La riscoperta delle tecniche per sfruttare l’energia delle acque

Si parla tanto di fonti ed energie rinnovabili, ma spesso ci si dimentica di quelle che dovrebbero essere maggiormente valorizzate per la loro ampia e costante disponibilità. Il riferimento non può che andare alle risorse acquatiche e al loro continuo movimento: basta pensare ai mari, ma anche alla pioggia e alla neve che poi scorrono da montagne e colline come vera e propria energia. Per l’appunto, quest’ultima può essere sfruttata in maniera molto utile, utilizzando delle apposite turbine. Le agevolazioni fiscali garantire in tali casi sono in tutto e per tutto simili a quelle previste per i pannelli fotovoltaici o le pale eoliche.

Tra l’altro, l’energia ottenuta dal moto delle acque (in primis dalle onde) è stata la prima in assoluto che l’uomo ha sfruttato per far funzionare mulini, stabilimenti industriali, telai e altre macchine. Si potrebbe pensare a queste tecniche come qualcosa di morto e sepolto, in realtà la riscoperta è in atto. Un esempio molto interessante è quello descritto da Giuseppe Sebesta, studioso e autore di un volume intitolato “La via dei Mulini”. In esso si parla della “molinologia”, vale a dire una disciplina che analizza nel dettaglio la tecnica relativa alle ruote ad acqua.

Altri dettagli di rilievo si possono incontrare in “Acqua ed energia: dalla ruota idraulica alla turbina”, un libro pubblicato da Giuseppe Ganci che spiega la storia delle centrali azionate dall’energia idroelettrica per quel che riguarda il bacino Velino-Nera (al confine tra Umbria e Lazio per la precisione). Non bisogna nemmeno dimenticare l’associazione degli amici dei mulini ad acqua, sorta a Mantova e attiva nell’inventario dei ruderi e nel restauro di questi stessi mulini. D’altronde, torrenti, fiumi, canali e fossi sono in grado di generare qualcosa come duecento miliardi di chilowattora ogni anno, un buon potenziale senza dubbio, senza alcuna alterazione del paesaggio naturale e una importante riduzione delle frane e dei danni causati dalle alluvioni.