Rivoluzione industriale: le macchine tessili di Wrigley

Tra le prime macchine che a Manchester cominciarono a caratterizzare il settore tessile negli anni della Rivoluzione Industriale bisogna sicuramente menzionare quelle che si basavano sui principi di Thomas Savery: il miglior produttore in assoluto di questa tipologia di macchinario era senza dubbio un ingegnere, vale a dire Joshua Wrigley. Quest’ultimo veniva considerato all’epoca un costruttore di pompe, dunque la sua esperienza gli aveva insegnato a sfruttare l’acqua per azionare le turbine idrauliche, utili per dare l’energia necessaria ai mezzi in questione. In uno dei tanti annuari dell’epoca (siamo sul finire del ‘700 per la precisione), si scopre che l’acqua veniva alzata di circa 16-20 piedi e la massa discendente era in grado di far muovere una ruota idraulica a pale.

Le macchine approntate da Wrigley potevano anche funzionare senza alcun sorvegliante e beneficiano del solo apporto di un ricevitore a forma di cilindro. In pratica, esse funzionavano attraverso una semplice aspirazione, oppure mediante la condensazione del vapore , così da consentire alla pressione atmosferica di far salire verso l’alto l’acqua. La fase successiva prevede una differenza rispetto al modello di Savery, il quale espelleva il liquido dal ricevitore attraverso la pressione del vapore, visto che lo stesso viene fatto scorrere fuori per effetto della forza di gravità.

Tra l’altro, uno dei rischi più frequenti, il pericolo che le caldaie potessero scoppiare all’improvviso, si riduceva in maniera radicale, mentre il consumo di carburante era anch’esso più basso, nonostante fosse sempre superiore rispetto a quello necessario per il funzionamento della macchina di Watt. Come ebbe modo di osservare John Robison dell’università di Edimburgo, uno dei più fraterni amici di Watt, la macchina di Wrigley era estremamente semplice nella sua struttura, dunque non era soggetta ai logorii del tempo, nemmeno quando passavano molti anni. Il costo economico, infine, e la facile costruzione la resero molto popolare tra i suoi contemporanei.