La Rivoluzione Industriale a Leeds: John Marshall e Benjamin Gott

La città inglese di Leeds basa attualmente la sua economia sul settore dei servizi e sul manifatturiero tradizionale: come si presentava, invece, il capoluogo dell’omonimo distretto metropolitano ai tempi della Rivoluzione Industriale? Sono due i personaggi che hanno dato lustro alla città da questo punto di vista, John Marshall e Benjamin Gott. Marshall era uno dei migliori filatori del lino e nutriva nei confronti dell’industria dei profondi interessi scientifici. Le sue annotazioni riguardano parecchie letture filosofiche, ma anche e soprattutto argomenti di pneumatica, idraulica, idrostatica, elettricità e meccanica, dunque una base piuttosto solida.

Un momento importante della sua vita fu quando cominciò una serie di esperimenti sul cloro candeggiante, con altre annotazioni interessanti e stimolanti che recano diverse date comprese tra il 1797 e il 1802. Queste prove erano davvero minuziose e si avvalsero del contributo di importanti chimici francesi, in primis Lavoisier, Chaptal e Berthollet, senza però dimenticare la preziosa collaborazione di alcune industrie cotoniere che erano molto attive nel Lancashire. Tra gli spunti di maggior rilievo figura senza dubbio una annotazione sulla progettazione e costruzione delle ruote dentate, in cui cerca di stabilire in maniera matematica l’altezza e la profondità dello strumento, oltre alle dimensioni delle bobine, dei perni e degli ingranaggi. Anche Gott rappresentò un personaggio di primo piano della Rivoluzione Industriale di Leeds. In effetti, egli era un industriale della lana e vantava una preparazione scientifica simile a quella di Marshall.

Gli studi di chimica applicata, ad esempio, gli consentirono di affermare di essere il primo tintore in assoluto a sperimentare un controllo di tipo scientifico dei processi industriali. Molte sterline furono spese per degli esperimenti sistematici proprio della tintoria a vapore, materia che divenne poi l’oggetto principale delle conversazioni letterarie con John Southern e James Watt. Anche i suoi figli ricevettero la stessa disciplina e il loro contributo fu essenziale soprattutto per quel che concerne l’industria tessile.