Associazione Industriale Bresciana: terza edizione delle analisi di bilancio

L’iniziativa curata dall’Associazione Industriale Bresciana e relativa all’analisi dei bilanci consolidati è ormai giunta alla sua terza edizione: si tratta di un evento molto interessante e che consente di capire quali gruppi attivi nel comparto manifatturiero si sono meglio distinti nel corso di un anno finanziario. L’edizione di quest’anno, dunque, ha preso in esame l’esercizio del 2011, ricomprendendo ben ottanta compagnie presenti nella città lombarda. È il centro studi della stessa associazione che si è occupato dalla gestione a cui si sta facendo riferimento.

Anzitutto, si è voluto confrontare gli ultimi due esercizi, oltre all’analisi accurata del periodo compreso tra il 2007 e lo scorso anno (un quinquennio pieno dunque), in modo da accertare l’andamento del manifatturiero bresciano nei momenti più acuti della crisi economica. Un utile indicatore è stato senza dubbio la deviazione standard del Roe (Return on Equity, ovvero l’indice di redditività del capitale proprio), ma sono stati presi in considerazione anche gli indici di bancabilità, così da approfondire il rapporto tra l’impresa e l’istituto di credito. Lo studio in questione ha messo soprattutto in evidenza una buona ripresa, ma non per tutti gli attori. In effetti, la redditività operativa del 2011 è aumentata in maniera modesta, vale a dire dal 3,5% dell’anno precedente fino al 4,4% come ultimo dato disponibile.

Diverse aziende si sono dimostrate piuttosto virtuose, più precisamente quelle che hanno messo a segno un Roa (Return on Assets, l’indice di bilancio che misura la redditività relativa al capitale investito o all’attività svolta) superiore ai cinque punti percentuali, la cui incidenza sul totale si è fermata al 45%. Ritornando a parlare del Roe, infine, nell’ultimo esercizio a cui si sta facendo riferimento è stato pari al 4,2%, in sensibile miglioramento rispetto a 365 giorni prima (3% per la precisione), nonostante si tratti di una stima inferiore alle attese se raffrontata agli investimenti alternativi e al riparo dai rischi.