I satelliti Galileo e le sfide dell’industria europea

Galileo Satelliti Doresa e Milena
Con la messa in orbita (v. aggiornamento sotto) dei satelliti Doresa e Milena avvenuta nei giorni scorsi il progetto Galileo compie un significativo passo in avanti verso la creazione di un sistema di geo-posizionamento globale alternativo al GPS. Il progredire del progetto va di pari passo con un incremento delle competenze e delle tecnologie sviluppate da industrie europee.

Update: Un comunicato della Commissione Europea riporta di problemi tecnici nella corretta messa in orbita dei satelliti 5 e 6 del progetto Galileo.

Con Doresa e Milena sono complessivamente 6 i satelliti della rete Galileo già in orbita su un progetto complessivo che prevede il posizionamento di 30 satelliti entro la fine del decennio. L’entrata in servizio del sistema di posizionamento renderà per la prima volta l’Europa indipendente dai sistemi GPS e GLONASS e consentirà ad aziende e istituzioni europee di sviluppare servizi innovativi che troveranno immediati vantaggi nella qualità delle informazioni di posizione e di tempo che Galileo sarà in grado di garantire.

Già oggi però Galileo rappresenta una eccezionale sfida per tutta l’industria europea chiamata a sviluppare soluzioni tecnologiche d’avanguardia nei settori chiave delle telecomunicazioni e dell’aerospaziale. In gioco ci sono evidentemente le tecnologie cruciali delle comunicazioni satellitari, i servizi legati al posizionamento ma anche più in generale la competizione per i lanciatori spaziali.

In questo senso il nuovo accordo tra il progetto Galileo dell’UE e Arianespace offre nuove opportunità alle industrie europee del settore. Il contratto ha un valore stimato in 500 milioni di euro e prevede la fornitura di 3 vettori Ariane-5 che saranno utilizzati per la messa in orbita di nuovi satelliti della costellazione Galileo. Quattro satelliti portati in orbita dagli Ariane-5 saranno lanciati nel corso del 2015.

Tra i vantaggi offerti dai vettori Ariane-5 c’è la capacità di mettere in orbita fino a 4 satelliti con un singolo lancio ottenendo il duplice risultato di accorciare i tempi di realizzazione della rete e ridurre la dipendenza da partner esterni all’Unione.

[Via | Europa.eu]
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