Sudafrica: Nestlé farà rivivere il parco industriale di Babelegi

Il governo del Sudafrica è intenzionato a far rivivere dal punto di vista economico tutte quelle aree depresse che saranno coinvolte dall’ultima decisione della Nestlé: il colosso alimentare svizzero ha infatti ampliato la propria produzione all’interno della cittadella industriale di Babelegi, nei pressi di Hammanskraal. La giornata di ieri è stata contrassegnata dall’incontro tra il gruppo elvetico e i dirigenti del Dipartimento per il Commercio e l’Industria nel corso della cerimonia allestita per la costruzione di due nuovi siti produttivi presso il parco industriale in questione.

Si tratta, nello specifico, di un investimento da ben cinquecento milioni di rand sudafricani. Tutto questo denaro verrà usato per costruire uno stabilimento da sedicimila metri quadrati per la produzione dei cereali Milo e Cheerios, senza dimenticare i quarantasette milioni relativi ad altre linee produttive. Secondo quanto affermato dalla stessa Nestlé, l’operazione a cui si sta facendo riferimento è stata già in grado di creare oltre 130 posti di lavoro permanenti nelle due fabbriche, oltre a trecento occupazioni indirette per un totale di venti mesi, vale a dire il periodo che servirà per la fase di costruzione. La compagnia di Vevey detiene nel paese africano ben dodici siti produttivi, quattro centri di distribuzione e circa 3.700 impieghi lavorativi permanenti.

In questa maniera, il Sudafrica potrebbe beneficiare di un importante boom infrastrutturale. Il dipartimento industriale ha accolto di buon grado questa iniziativa, mettendo in luce la possibilità di far ripartire in maniera decisiva l’economia nazionale. Babelegi è stata creata e usata come hub economico per l’area di appartenenza, ma già dopo il 1994 si è trasformata in una vera e propria città-fantasma, più o meno lo stesso destino toccato ad altri centri simili. Alla Nestlé sono state offerte delle agevolazioni fiscali per ben 163,5 milioni di rand e altri cinque milioni relativi al sussidio allo sviluppo, cifre pienamente in regola con i normali incentivi del governo.