Elco-Ritel: gli ultimi dettagli del piano di sviluppo industriale

L’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico è stato soltanto un preambolo, ora la vicenda che vede coinvolta Elco entra nel vivo: la società trevigiana, la quale fa parte del gruppo Ariston Thermo, ha preso un solenne impegno, vale a dire l’acquisto dei beni che appartenevano alla Ritel, una promessa che è stata sottoscritta insieme al curatore fallimentare di quest’ultima e a tutte quelle istituzioni che sono coinvolte a vario titolo.

In questa maniera, gli ex dipendenti della stessa Ritel avranno la possibilità di tornare a lavorare, con una gestione imperniata su un organsmo di vigilanza in cui saranno presenti anche dei rappresentati di questi soggetti. Tra l’altro, la Regione Lazio ha già approvato un finanziamento molto importante che è destinato alle piccole e medie imprese che sono attive nel settore Ict. Si tratta, nello specifico di venticinque milioni di euro, i quali hanno fatto salire fino a quota quarantasette milioni i fondi complessivi. In particolare, ora si sono schiariti molti aspetti per quel che concerne la suddivisione strategica del territorio, alla luce della precedente intesa sottoscritta tra la giunta regionale e il Ministero dell’Istruzione (ottanta milioni di euro per la precisione); entrando maggiormente nel dettaglio, si tratta del distretto industriale dell’aerospazio, di quello delle bioscienze e di quello dedicato alle nuove tecnologie che sono applicate ai beni culturali.

Volendo essere ancora più precisi, l’aerospazio beneficerà di dieci milioni di euro, con i bandi che verranno avviati per primi, mentre trenta milioni saranno sfruttati per potenziare la ricerca applicata e industriale che si riferisce alle bioscienze, senza dimenticare i restanti quaranta milioni di euro relativi alla tecnologia dei beni culturali, visto che c’è l’intenzione di dar vita a un nuovo piano di interventi da questo punto di vista. Insomma, l’obiettivo finale è quello di trainare letteralmente il nuovo sviluppo industriale, con degli appositi consorzi che dovranno operare in maniera sinergica.