L’importanza del suolo per controllare l’inquinamento industriale

Il suolo svolge un ruolo molto importante per quel che concerne il controllo del futuro atmosferico del nostro pianeta, così come è stato accertato e rivelato da un recente studio: in particolare, si è capito come trovare degli ecosistemi ancora intatti e quali sono state le loro risposte agli accresciuti livelli di anidride carbonica nell’atmosfera. L’attuale quota di diossido di carbonio della Terra è pari a 390 parti per milione, ben al di sopra delle 260 che sono state quantificate in relazione all’inizio della Rivoluzione Industriale, circa trecento anni fa. In aggiunta, quello che preoccupa maggiormente è che tale soglia potrebbe arrivare fino a cinquecento parti per milioni nei prossimi decenni.

L’indagine in questione ha capito come l’interazione tra i suoli e le piante sia utile per frenare questa crescita sconsiderata. Tra l’altro, persino in assenza di cambiamenti climatici significativi, gli esseri umani sono stati in grado di impattare in modo negativo sugli ecosistemi vitali, visto che la composizione dell’atmosfera terrestre tende a variare di continuo. Secondo i ricercatori, poi, i cambiamenti provocati dall’anidride carbonica hanno modificato anche la composizione delle specie vegetali, oltre alla disponibilità di acqua e nitrogeno. Le maggiori preoccupazioni derivano quindi dalla capacità delle piante e dei terreni di assorbire il carbone, dato che è piuttosto saturo.

Il team di lavoro, nello specifico quello della Brigham Young University (Provo, Stato dello Utah), ha voluto approfondire gli effetti del maggiore inquinamento industriale sui suoli negli ultimi dodici anni. Per ottenere questo risultato è stato necessario prendere in esame dei campioni di terra provenienti dal Texas per poi esaminarli in laboratorio. Ebbene, quando una pianta muore, il nitrogeno viene riassorbito dal terreno: si è capito infine che il più elevato tasso di CO2 può aiutare proprio le specie vegetali a crescere meglio all’inizio, per poi condurre a una fine inesorabile e alquanto distruttiva.