Archeologia industriale: un campus formativo in Sardegna

L’iniziativa congiunta del Rotary Club di Cagliari e della Provincia di Carbonia-Iglesias merita senza dubbio un plauso per gli obiettivi che intende perseguire: si tratta, infatti, di un percorso comunitario composto di più discipline che andrà ad affrontare nel dettaglio tutte quelle problematiche che sono legate alla valorizzazione dell’archeologia industriale. Quindi, si sta parlando di un vero e proprio campus per la formazione, con tanto di seminari e corsi da seguire, in modo da dar vita a una vera e propria monografia sull’argomento, più precisamente il patrimonio industriale della regione storica del Sulcis-Inglesiente.

In effetti, quest’ultima è celebre soprattutto per le sue attività estrattive e minerarie (in particolare il carbone), di cui è rimasto ben poco a livello operativo. Per l’appunto, gli studenti e i docenti coinvolti avranno la possibilità di visitare le strutture archeologico-industriali, capire come sono state restaurate e confrontarsi su materie quali l’ingegneria naturalistica, la conservazione dei beni archeologici e l’architettura del paesaggio. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che le strutture in questione saranno quelle del villaggio di Rosas, con la miniera qui presente che è sorta nel lontano 1851 per sfruttare un importante giacimento di piombo. Tutti questi siti vanno curati, gestiti e valorizzati nella maniera opportuna, riutilizzandoli per fini turistici o scientifici.

In Sardegna si possono rinvenire testimonianze pregevoli e importanti, non solo a livello nazionale, ma anche europeo: in tanti ammirano tale patrimonio, visto che si è conservato praticamente incontaminato insieme al suo contorno paesaggistico. Gli studenti del campus saranno dei laureati di dieci nazioni diverse, con un’età compresa tra i ventitre e i trenta anni e ovviamente competenti nelle materie che sono state descritte in precedenza. I seminari e le lezioni saranno tenuti da professori universitari e dirigenti di centri di ricerca, con presenze molto gradite anche dal Portogallo e dalla Germania. Il costo previsto per la partecipazione è pari a 350 euro.