Il mercurio nell’industria metallurgica

Il mercurio è un metallo conosciuto sin dai tempi più antichi, l’unico liquido che si presenta a temperatura ordinaria. Il suo rinvenimento può avvenire sia allo stato elementare, con il mercurio che è disperso sotto forma di goccioline molto piccole, nel suo minerale più importante, vale a dire il cinabro. C’è comunque da precisare che i minerali di mercurio sono davvero poco diffusi e quindi non sfruttabili in maniera ampia a livello industriale: se ne riscontrano quasi esclusivamente nel nostro paese, più precisamente nei pressi della zona del Monte Amiata, e in Spagna. Come avviene di preciso la sua estrazione? Si tratta di una operazione che è davvero semplice. Il minerale di mercurio, infatti, viene riscaldato all’interno di forni specifici in presenza di aria: il cinabro in tali condizioni riesce a fornire anidride solforosa e mercurio metallico in grande quantità.

Il gruppo dei metalli alcalino-terrosi

Il termine “alcalino-terroso” che si usa per determinati metalli industriali sta a indicare che gli ossidi di questi stessi elementi sono rappresentati da sostanze quasi insolubili in acqua, vale a dire appunto “terrose”, ma contemporaneamente alcaline: quest’ultima caratteristica viene garantita dalle piccole quantità di ossido che tendono a sciogliersi sotto forma di idrato e questo è più che sufficiente per impartire all’acqua una reazione basica. Il berillio e il magnesio non sarebbero pertanto da considerarsi dei metalli alcalino-terrosi, dato che i loro ossidi non si sciolgono mai nell’acqua, una circostanza che viene richiesta invece in questo caso. Il magnesio ricorda addirittura per molte proprietà lo zinco, ma il fatto che esso rappresenta un metallo leggero e che i suoi composti si trovano di frequente associati a quelli del calcio, giustificano l’appartenenza a questo gruppo.

Industria agricola: l’olio di renoli

L’olio essenziale di neroli è un olio vegetale che viene utilizzato molto spesso dall’industria agricola: le sue tipiche caratteristiche sono quelle di essere incolore o al massimo giallastro. In effetti, esso viene estratto dai petali dei fiori di arancio amaro (il cosiddetto “Citrus Aurantium”), tramite una opportuna distillazione in corrente di vapore dai fiori colti chiusi o che si sono appena aperti. L’olio in questione, inoltre, contiene dell’antranilato di metile (per una percentuale compresa tra lo 0,4 e l’1%), ma anche nerolo, geraniolo, limonene, linalolo e acetato di linalile. Proprio per queste sue caratteristiche così peculiari, esso trova un largo impiego nell’ambito della preparazione dei profumi.

Un metallo industriale utile per le leghe: il niobio

Il niobio è l’elemento metallico che può essere associato a tantalio sia nei minerali che nelle sue proprietà chimico-fisiche: il nome deriva dall’attribuzione che venne fatta nel 1844 dal chimico tedesco Rose prendendo spunto dalla dea Niobe, sorella di Tantalo. In realtà, esso venne scoperto ben prima, nel 1801 per la precisione, grazie al chimico inglese Charles Hatchett, il quale si accorse della sua presenza in un minerale della Nuova Inghilterra, tanto che inizialmente fu chiamato columbio; il nome niobio fu poi scelto in un congresso internazionale di chimici nel 1949, come unica denominazione dell’elemento in questione. Il metallo puro è molto simile all’acciaio e possiede una serie di proprietà che lo rendono estremamente utile come materiale strutturale; i suoi utilizzi, inoltre, sono aumentati dalla possibilità di formare delle leghe molto importanti.

Lavorazione del tabacco, ma non solo: l’industria della nicotina

Tutti sanno perfettamente che una delle componenti essenziali delle sigarette è la nicotina: ma in che modo l’industria chimica riesce a ottenere questo importante alcaloide? Quest’ultimo si trova essenzialmente nelle piante del genere denominato “Nicotiana”, il quale fa a sua volta parte delle Solanacee. Fra queste, una delle più importanti è senza dubbio la Nicotiana Rustica, che ne è particolarmente ricca, con delle percentuali comprese tra il 5 e il 14%. In aggiunta, la nicotina viene prodotta anche in maniera artificiale attraverso delle sintesi. L’industria della nicotina si fonda in pratica sull’utilizzo di cascami e residui della lavorazione del tabacco: la sua estrazione viene compiuta per mezzo della lisciviazione dei cascami stessi, con dell’acqua in controcorrente in una batteria di diffusori.

La classifica della potenza fotovoltaica industriale in Italia

L’ultima indagine che è stata condotta dal noto quotidiano economico Il Sole 24 Ore ha avuto il merito di concentrare l’attenzione su una tematica di cui non si sente purtroppo parlare così spesso: in effetti, il giornale di proprietà della Confindustria ha stilato una speciale classifica per far capire come si è sviluppata la potenza fotovoltaica nei più importanti stabilimenti industriali del nostro paese, con una importante suddivisione regione per regione. Ebbene, la Lombardia si conferma una volta ancora la regione più industriale d’Italia, meritando questa leadership indiscussa. Entrando maggiormente nel dettaglio, c’è da dire che l’elenco in questione è stato redatto facendo partire i primi dati dal 2010, visto che si tratta dell’ultimo anno in cui sono stati resi disponibili per quel che concerne il Gestore dei Servizi Energetici (meglio noto come Gse).

Collezione Farnesina Design, il design industriale italiano in Marocco

Quale elemento hanno in comune in questo momento l’Italia e il Marocco? Il design industriale accomuna il nostro paese e la nazione africana , con il Made in Italy che sta spopolando in maniera sempre più convincente: la conferma più importante in questo senso è giunta dall’esposizione denominata “Collezione Farnesina Design”, la quale si è posta un obiettivo molto ambizioso, vale a dire quello di aumentare la diffusione e la popolarità dei progetti e dei piani industriali del Belpaese in territorio marocchino. Più precisamente, le collaborazioni maggiormente importanti sono quelle della Scuola Nazionale di Architettura di Rabat, dell’Ambasciata italiana in Marocco e dell’Istituto Italiano di Cultura della stessa città africana.

I problemi della zona industriale nord di Fasano

Fasano, provincia di Brndisi, circa 38mila abitanti: l’economia della città pugliese si regge anche e soprattutto sulle diverse industrie che sono presenti sul territorio, in primis quelle legate alla pescicoltura, ma non bisogna dimenticare nemmeno quelle attive nella produzione di dolci. La zona industriale che si trova a nord del comune in questione vive una fase di fermento. In effetti, i residenti di questa stessa area hanno avanzato delle richieste ben precise e specifiche per una migliore vivibilità, come ad esempio gli interventi sulle fogne, sul settore idrico, l’illuminazione pubblica e i marciapiedi, in modo da ottenere una sicurezza piuttosto elevata. Non è un caso che proprio da pochissimo sia nata l’associazione Zona In, la quale ha il compito di premere l’acceleratore in questa direzione.

Estrazione e caratteristiche dello zinco

Quando si parla di zinco, bisogna subito precisare che quest’ultimo non si trova in nessun caso libero in natura. Sono vari i minerali più importanti che si possono tenere in considerazione in questo caso: si tratta, ad esempio, della blenda, vale a dire il solfuro di zinco, la smithsonite (l’altro nome che è stato affibbiato al carbonato di zinco) e la cosiddetta calamina (il silicato di zinco per la precisione). Come si procede all’estrazione di questo metallo così importante per l’industria? Anzitutto, si procede all’arrostimento della blenda stessa o alla calcinazione della smithsonite. In questa maniera si può riuscire a ottenere lo zinco o per via secca oppure per via elettrolitica.

Metalli industriali: la cerussite

La cerussite è il minerale industriale che è essenzialmente costituito da carbonato di piombo: in pratica, esso rappresenta uno degli elementi metalliferi più importanti in assoluto per quel che concerne l’estrazione del piombo stesso, in particolare per il fatto che può arrivare a contenere fino oltre il 77% in peso del metallo in questione. Dove possiamo rinvenire nello specifico la cerussite? Quest’ultima è ben presente in grandi quantità nella parte superiore, più precisamente in una forma che è per la maggior parte ossidata, dei giacimenti di minerali di piombo, ma è anche abbondante in diversi paesi: l’esempio più importante viene fornito senza dubbio dagli Stati Uniti, con le minieri di Leadville (stato federale del Colorado) a farla da padrona.