A Campello sul Clitunno si riqualifica la zona industriale

Campello sul Clitunno, comune della provincia di Perugia con appena 2.500 abitanti, ma anche un nome strettamente legato a due elementi molto interessanti: le sorgenti del fiume Clitunno e l’omonimo Tempietto, probabilmente il monumento tardo antico più importante dell’Umbria. Della città si parla ora anche in prospettiva economica, visto che si è appena aperto il confronto con gli imprenditori del posto per dar vita a un serio intervento di riqualificazione dell’area industriale. C’è un intento ben preciso da questo punto di vista, vale a dire una maggiore dignità per il territorio e l’ammodernamento delle imprese campelline.

Come ha spiegato chiaramente il sindaco Paolo Pacifici, bisogna anzitutto capire quali sono le azioni condivise, in modo da valutare le richieste e le proposte che sono state avanzate dalle stesse imprese. Tutto è nato comunque dalla volontà di venire incontro alle esigenze locali, con interventi di valorizzazione e coinvolgenti. Anche ai cittadini verrà richiesto un contributo determinante. Il primo incontro ha visto la partecipazione di molti rappresentanti delle attività produttive in questione, facendo così conoscere alla giunta comunale i desideri più importanti: ad esempio, è emerso come sia necessario migliorare il sistema di illuminazione pubblica, ma anche realizzare vari marciapiedi e aree per la sosta, senza dimenticare la fibra ottica, i miglioramenti dei cartelloni per la comunicazione esterna e la costruzione di impianti di videosorveglianza efficaci.

Tra l’altro, dovrebbe essere recuperato il laboratorio dell’ex istituto Ipsia, il quale diventerà uno spazio dalle molteplici funzioni e da sfruttare per organizzare congressi e come auditorium. Insomma, la carne al fuoco è davvero molta, ora bisogna prestare attenzione a non bruciarla eccessivamente; lo stesso Pacifici ha anche sottolineato come questi spazi pubblici siano dei beni delle collettività, pertanto bisogna considerare come un dovere le nuove funzionalità delle strutture, cercando di non far mai mancare le idee e i contenuti e di garantire a tutti il libero accesso.