Il Museo dell’Industria e del Lavoro di Sesto San Giovanni

Sesto San Giovanni rappresenta uno dei comuni più popolosi dell’intera Lombardia con i suoi oltre 81mila abitanti: una delle attrazioni a cui si può fare affidamento, soprattutto se si è appassionati di questi argomenti, è il Museo dell’Industria e del Lavoro, una struttura che è sorta quando le fabbriche erano ancora pienamente efficienti e funzionanti dal punto di vista produttivo. C’è però da dire che la realizzazione vera e propria si è avuta nel momento in cui l’industria siderurgica ha visto calare le sue “rappresentanze” in questo territorio, con la maggior parte dei forni che sono stati progressivamente dismessi. Questo museo ha un intento ben preciso, vale a dire quello di offrire delle testimonianze tangibili e visibili della trasformazione di Sesto da piccolo nucleo dedito all’agricoltura a vera e propria città delle fabbriche.

Una importante collaborazione è stata offerta dall’Istituto per la Storia dell’Età Contemporanea (meglio noto con l’acronimo Isec), senza dimenticare lo stesso comune lombardo di cui si sta parlando: in pratica, è stato possibile dar vita a un vero e proprio percorso che unisce sia la storia che l’industria, con un viaggio ideale nella città di un secolo fa. Quindi, si ha a che fare con un museo che beneficia di una totale apertura all’esterno e che gode di un numero importante di documenti, informazioni e infrastrutture.

Questa vecchia città può essere visitata in maniera adeguata e idonea grazie ad apposite segnalazioni e itinerari, con i luoghi più significativi dal punto di vista industriale che sono messi ben in evidenza. Tutto ciò si spiega col fatto di voler far conoscere il passato di Sesto San Giovanni proprio a tutti, uno strumento utile per ricordare il passato e operare nel presente: le cinque porte che contraddistinguono questo itinerario sono posizionate negli assi viari più importanti di Sesto, con all’interno sette grandi aree e luoghi di grande interesse, come ad esempio le fabbriche e le cascine.