Industria tessile: a cosa serve la roccatrice

Quando si parla di industria tessile, una delle macchine di maggiore interesse è senza dubbio la roccatrice. Di cosa si tratta esattamente? In pratica, essa viene impiegata di solito per effettuare l’incannatura di un filato su un tubetto, in modo da formare quella che viene appunto chiamata “rocca”. Quest’ultima non è altro che un formato industriale di stoccaggio del filato e consiste nell’arrotolare il filo intorno a un’anima a forma di cono. Le operazioni che vengono compiute da una roccatrice sono sostanzialmente tre. La prima consiste nell’alimentazione del filato che deve essere avvolto, operazione che viene posta in essere mediante un’apposita spola.

Industria tessile: il candeggio

Nell’ambito dell’industria tessile, il candeggio, detto anche “sbianca” o “imbianchimento”, è l’operazione che ha lo scopo di allontanare le sostanze coloranti naturali dalle fibre tessili, dai filati oppure dai tessuti. La sbianca può essere naturale (detta “sbianca al prato”), ma anche chimica. Nel primo caso, si espongono per molti giorni, in alcuni casi per qualche mese, su dei prati umidi i tessuti distesi, in modo che i composti perossigenati dell’atmosfera e la luce riescano a distruggere a poco a poco le sostanze coloranti. Questo sistema è però limitato ad alcuni articoli speciali che sono assai delicati, sui quali non sarebbe conveniente far agire i comuni sbiancanti chimici che hanno un’azione troppo energica e rapida.

Industria tessile: la IDB finanzia una compagnia manifatturiera ad Haiti

La Inter-American Development Bank ha approvato in via ufficiale un prestito superiore al miliardo di dollari per sostenere una nuova compagnia manifatturiera ad Haiti: la società in questione, già denominata Industrial Revolution II LP (l’acronimo esatto è IRII), dovrebbe essere in grado di ammodernare ed equipaggiare in maniera adeguata lo stabilimento tessile di Port-au-Prince. In aggiunta, la compagnia potrebbe diventare in breve tempo la base per lo sviluppo della cosiddetta piramide economica. Insomma, a quasi tre anni dal terribile sisma che ha colpito il povero stato caraibico, le prospettive sono leggermente migliorate.

Industria tessile: la seta marina e quella selvatica

Tra le tante tipologie di seta che si possono esaminare e approfondire figurano senza dubbio quella marina e quella selvatica: cerchiamo di capire di cosa si tratta esattamente. La seta marina prende anche il nome alternativo di “bisso” e viene ottenuta per elaborazione di alcuni filamenti che sono attaccati alle valve di un mollusco (pinna nobilis) molto diffuso nel Mar Mediterraneo. La seta marina, inoltre, tende a bruciare molto facilmente, ma una volta allontanata dalla fiamma si spegne. Essa viene sostanzialmente impiegata nella maglieria e i prodotti così ottenuti hanno una durata piuttosto lunga, proteggendo allo stesso tempo dal caldo senza far sudare; il loro costo, però, è elevato, data la scarsa produzione della materia prima.

Industria tessile: la seta greggia

A seconda del diametro delle bave, della tenacia, dell’elasticità e dell’uniformità del filo, le sete gregge possono essere distinte in ben sette categorie: si tratta della seta di marca (detta anche “exquis”), della seta extra, di quella classica, della seta reale, della seta semi-reale, della seta realina e della seta scarto. La seta greggia può essere adoperata in maniera diretta per la confezione dei tessuti, ma, in genere, prima di essere avviata alla tessitura vera e propria, viene sottoposta ad altre lavorazioni allo scopo di ottenere un filato più uniforme e resistente.

Industria tessile: memorandum di cooperazione tra Lituania e Bielorussia

È curioso e quantomeno singolare che la Bielorussia sia stata protagonista a pochi giorni di distanza di due eventi che hanno a che fare con l’ambito industriale: dopo gli aggiornamenti sul parco industriale con la Cina, Bellegprom Concern, associazione tessile locale, e la Lithuanian Apparel and Textile Industry Association hanno infatti sottoscritto ieri un memorandum di cooperazione a Minsk, con le relazioni aziendali che sono state formalizzate all’apertura della trentunesima esibizione internazionale della fiera BeiTexLegprom.

Industria tessile: la follatura

Con il termine follatura si indica l’operazione industriale che si esegue sui tessuti di lana e sulle fibre similari per renderli ancora più compatti, resistenti e morbidi: tutto questo è possibile grazie alla formazione di un opportuno strato di feltro sulla loro superficie. La feltrabilità della lana si basa essenzialmente sulla sua struttura fisica e anche sulla natura chimica; la superficie squamosa della lana, infatti, riesce a favorire l’addentellamento e l’aggrovigliamento delle singole fibre, mentre la presenza della lana all’interno del connettivo concorre in modo determinante all’unione delle fibre. Il connettivo, per azione dell’acqua, del calore, ma anche delle sostanze acide o di quelle alcaline, tende a rigonfiare e a trasbordare dalle fibre.

Il Museo dell’Industria Tessile di Cholet

Poco più di 56mila abitanti, ma una buona presenza industriale: è questa la descrizione che si può fare di Cholet, città francese che fa parte del Dipartimento del Maine-et-Loire. Non è un caso, quindi, se una delle sue principali attrazioni sia il Museo dell’Industria Tessile. Questa struttura ha beneficiato dell’installazione all’interno dell’antica lavanderia della Rivière Sauvaugeau, la quale era stata costruita nel lontano 1881. Il museo in questione è in grado di far ammirare un ampio panorama della storia tessile e delle sue tecniche, dalla fibra fino al filo e dal filo al tessuto.

Pegaso, il nuovo freno pneumatico di Re Controlli Industriali

La Re Controlli Industriali ha appena messo a disposizione un freno pneumatico nuovo di zecca, la cui progettazione e realizzazione si sono rese necessarie per venire incontro a esigenze molto importanti: si tratta di Pegaso, lo strumento che è stato pensato appositamente per soddisfare le richieste del settore tessile, senza dimenticare tutti quei soggetti che sono soliti usare i carrelli svolgitori mobili. Quali sono le caratteristiche fondamentali di questo mezzo industriale?

I vari processi della tintura industriale

Quando si parla di tintura in senso industriale, si intende quella operazione che consente la colorazione dei tessuti, dei filati e delle pelli: non si tratta, quindi, di una vera e propria pittura, dato che provoca la penetrazione del colore in tutto il corpo dell’oggetto. La colorazione stessa avviene sia per mezzo dell’assorbimento meccanico da parte del tessuto, sia per reazione chimica di questo con il cosiddetto colorante. I due effetti avvengono di solito in contemporanea, sebbene in misura differente a seconda del tipo di colore e di materiale. La tintura delle stoffe e dei filati, inoltre, è preceduta dalla fase di imbianchimento e dalla mordenzatura.