Confapi Matera fa il punto sulla situazione delle aree industriali

La Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria Privata (Confapi) si sta interessando con sempre maggiore attenzione alle condizioni industriali della Basilicata: in particolare, il numero uno dell’unità lucana di questa associazione, Vito Gravela, si è incontrato in questi giorni con Gaetano Santarsia, commissario per lo Sviluppo Industriale della provincia di Matera. A cosa è stato dovuto questo meeting? L’obiettivo è stato quello di esaminare nel dettaglio in che stato si trovano i servizi relativi alle aree del materano. Lo stesso Gravela ha espresso un giudizio positivo nei confronti dei risultati in questione, in particolare quelli che sono stati conseguiti nel corso del 2011, un traguardo reso possibile dall’ottimo dialogo instaurato dagli imprenditori e dalle imprese.

L’elenco di tali successi comprende, tra le altre cose, la costruzione della rete per il gas metano, con la gestione annessa, ma anche il sistema di illuminazione pubblica che ha coinvolto l’area industriale dell’agglomerato di Jesce, uno dei più importanti da questo punto di vista. Ma lo stesso metano deve essere fornito anche alla frazione di La Martella, la quale ospita anche l’importante nucleo residenziale Ecopolis, con oltre trecento unità abitative: in questo caso, bisognerà collegare la zona in questione al punto di Snam, il quale si trova 7,5 chilometri più lontano, con un finanziamento che dovrebbe essere non superiore al mezzo milione di euro.

Confapi Matera ha poi apprezzato vivamente i mancati rincari dell’acqua potabile, con le tariffe che sono rimaste preosschè immutate. Molti costi rimangono però poco sostenibili anche nel lungo termine, dunque occorre trovare delle soluzioni alternative che siano più efficaci. Sarà possibile aumentare la competitività di questo sistema produttivo industriale? Il dialogo è ben avviato, soprattutto per quel che concerne i servizi necessari come la pulizia e la manutenzione delle strade, l’attenzione andrà elevata su altre aree industriali importanti, quali quella di Policoro, prevista nel piano di industrializzazione del Consorzio.