Il Consorzio Industriale di Sassari approva il bilancio del 2012

A welder works in the production plant of the Syd Varanger iron ore mine near the arctic city of Kirkenes, northern Norway on June 3, 2013. AFP PHOTO / PIERRE-HENRY DESHAYES        (Photo credit should read Pierre-Henry DESHAYES/AFP/Getty Images)La crisi economica non ha impedito al Consorzio Industriale Provinciale di Sassari di ottenere un buon utile di bilancio nel corso del 2012: in effetti, lo scorso anno si è concluso con un importo positivo pari a poco più di 256mila euro. La giornata di ieri è stata sfruttata proprio per approvare il bilancio in questione, con l’assemblea dei soci che ha provveduto in tal senso dopo la proposta del consiglio di amministrazione. Il quadro e lo scenario di fondo, comunque, non hanno strappato alcun sorriso, visto che l’industria italiana versa in gravi condizioni, soprattutto il polo di Porto Torres, il quale fa riferimento al consorzio di cui si sta parlando.

Gli eventi più negativi sono stati senza dubbio le chiusure degli impianti Vinyls, attivi nella produzione di pvc (il cloruro di polivinile per la precisione). Già due anni fa, poi, si era provveduto a bloccare la produzione di etilene, altro colpo basso. Insomma, è il comparto chimico a destare le principali preoccupazioni in tal senso. Qualche speranza può giungere dalla chimica cosiddetta “verde”, ma non va dimenticato che la riconversione del polo attivo nella produzione di bioplastiche e biolubrificanti non è ancora entrata nel vivo, nonostante impegni e promesse. Il consorzio sassarese vorrebbe coinvolge molte imprese del posto nell’ambito delle numerose bonifiche che bisogna avviare, migliorando di conseguenza il mercato del lavoro.

L’ente non può che essere protagonista dello sviluppo dell’economia territoriale: il progetto che andrà a coinvolgere la già citata chimica verde non comincerà prima del 2016, dunque c’è ancora tempo a disposizione. Le dismissioni, comunque, causeranno una riduzione di ben quaranta punti percentuali degli apporti al depuratore consortile dai Polimeri d’Europa, ma è una conseguenza che deve essere presa in debita considerazione. Incoraggianti, infine, sono gli investimenti nei siti industriali di Porto Torres, Alghero-San Marco e Sassari-Truncu Reale, con la progettazione di infrastrutture nuove di zecca.