Disegno industriale: ossatura e scheletro degli edifici

Le strutture di elevazione, vale a dire tutti quegli elementi costruttivi che costituiscono l’organismo di un edificio, dalle fondamenta fino alla copertura, possono essere divise in due categorie, distinte in base al modo in cui sono realizzate: la muratura tradizionale e lo scheletro indipendente (in cemento armato o in acciaio). Oltre questa distinzione, bisogna anche ricordare che l’architettura si basa su alcuni principi statico-costruttivi. Di cosa si tratta esattamente? La tripartizione riguarda il principio dell’architrave appoggiato sui cosiddetti piedritti, detto anche sistema trilitico o architravato, il sistema dell’arco e della volta (sistema archi voltato) e il principio del telaio o della trave solidale ai piedritti.

Proprio su quest’ultimo principio si basano le strutture a scheletro indipendente che sono state menzionate in precedenza. In queste specifiche strutture, infatti, lo scheletro formato da pilastri e travi assolve in maniera completa la funzione di sostegno dei carichi dell’edificio, lasciando alle parti murari la sola funzione di delimitazione e chiusura degli ambienti. Nella struttura murale tradizionale, invece, il muro serve per entrambe le funzioni. Quando si parla di ossatura o di scheletro nelle costruzioni a telaio, poi, si intendono quelle strutture che nell’edificio hanno una funzione statica principale, andando a escludere quegli elementi che hanno una funzione diversa, come ad esempio possono esserlo i muri di tamponamento, le pareti divisorie, i tramezzi, i vetri, i rivestimenti e gli isolanti.

All’interno della funzione statica complessiva delle strutture di elevazione, sia in muratura tradizionale che a scheletro indipendente, possiamo distinguere varie funzioni: in questo caso, si tratta della funzione di piedritto, di copertura e di collegamento verticale degli ambienti. Nel primo caso, tra l’altro, i muri portanti, le colonne e i pilastri hanno il compito di sostenere le strutture di copertura come i solai, i tetti, le volte e le cupole, oltre alle strutture di collegamento verticale (l’esempio più classico è quello delle scale).