Fabbrica di carta: i libri che raccontano l’Italia industriale

BIGATTI-LUPO-SOVRACC-SOLO-PIATTO-200x133Fabbrica di carta: il nome è piuttosto evocativo, visto che si tratta di un volume molto interessate, edito da non molto da Laterza, a cura di Giorgio Bigatti e Giuseppe Lupo. Come recita il sottotitolo, si sta parlando di “libri che raccontano l’Italia industriale”, dunque con tale pubblicazione si ripercorre la storia della nostra industria dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, con molti passi e racconti di scrittori. Lupo è professore di Letteratura Italiana presso l’Università Cattolica di Milano, mentre Bigatti insegna Storia Economica alla Bocconi, di conseguenza le loro competenze si sono fuse in maniera ideale.

È la prima volta che una iniziativa editoriale in Italia si occupa di un argomento simile, una lacuna quasi incredibile, ma che andava assolutamente colmata. Tra l’altro, come ha ricordato in maniera opportuna lo stesso Lupo, l’industrializzazione vera e propria del Belpaese può essere fatta partire in termini effettivi con gli anni Quaranta del secolo scorso. Il libro vuole spiegare come si è trasformata una nazione, dalla sua condizione contadina a potenza industriale mondiale nel giro di poco tempo, una evoluzione che ha modificato le nostre abitudini.

Tra i personaggi che spiccano maggiormente sugli altri vi sono sicuramente gli operai, le cosiddette “tute blu” alle prese con il lavoro e le lotte sindacali, senza dimenticare i primi beni di consumo e i nuovi status economici conquistati. Si parla però anche degli intellettuali che hanno lavorato nelle fabbriche, ma anche quelli che le visitavano attraverso gli house organ delle varie aziende. L’industria italiana è cambiata progressivamente, in primis le condizioni di vita negli stabilimenti, insieme alle modifiche vissute dalle città con i paesaggi urbani da intendere e vivere in modi nuovi. Uno dei passi più antichi che si trovano in questo volume è quello relativo a Tre operai, un romanzo pubblicato nel 1934 da Carlo Bernari, ma non mancano i testi poetici.