Ferrovie: la storia industriale della Chiento-Nerina

La storia industriale del nostro paese è davvero affascinante, ma spesso dimenticata e relegata in vere e proprie nicchie. Un esperimento molto importante che coinvolse l’Italia centrale nel XIX secolo fu senza dubbio la cosiddetta “Ferrovia delle Marche, il tratto che congiungeva il Chienti e la Val Nerina. In realtà, l’intento di questa ferrovia era quello di collegare direttamente Roma con Ancona, sfruttando le valli del Nera e del Chienti. Tale proposta risaliva sino al 1846, in quanto veniva ritenuta dallo Stato della Chiesa una delle cinque strade ferrate più importanti per il proprio territorio. Il progetto in questione fu ideato dall’ingegnere Venanzio Caporioni, il quale introdusse nel suo percorso città come Terni, Visso, Tolentino e Civitanova.

In aggiunta, non si voleva lasciare in disparte uno scalo commerciale importante come Foligno ed è in questo modo che la ferrovia diventò un argomento di discussione molto acceso. Perfino alcuni ingegneri inglesi, però, appoggiarono il progetto di Caporioni. Alla base delle decisioni finali vi furono anche motivi politici. Ad esempio, c’era l’intenzione di rendere più breve la via che portava a Bologna, così che soltanto nel 1867 si arrivò alla inaugurazione ufficiale della linea ferroviaria Roma-Ancona. La Chiento-Nerina, invece, rimase accantonata ancora per diverso tempo, ma fu ripresentata in forma di progetto nel 1884: l’idea era quella di renderla lunga circa mille chilometri, anche se la situazione economica impose poi dei ridimensionamenti e si fu più propensi a sfruttare lo scartamento ridotto.

Una ferrovia vera e propria non nacque mai, anche perché fu dato vita ad altri progetti, come la Porto Civitanova-Fabriano, la quale venne incontro alle esigenze di molte città importanti delle Marche, come Macerata e Camerino. La Ferrovia delle Marche divenne invece una tramvia, poi addirittura una autolinea: insomma, i grandi propositi iniziali si ridimensionarono in modo progressivo, così come anche le attese e tutte le aspettative principali.