Hawaii: l’industria del gas si concentra sulle fonti rinnovabili

La utility del gas delle Hawaii può ora contare su un nuovo impianto industriale dalle ambizioni piuttosto “green; in effetti, la Gas Company del più recente stato federale americano punterà con questa specifica struttura a trasformare l’olio vegetale, quello proveniente dalle noci di cocco e altri grassi e oli in vero e proprio gas. Solitamente, infatti, l’impianto in questione ha sfruttato più che altro il petrolio importato, molto più inquinante, per ottenere il gas naturale. Che cosa ha spinto a questa svolta di tipo ambientalista?

Il nuovo stabilimento del Campbell Industrial Park di Oahu ha fatto subito intendere che la produzione sarebbe cambiata in maniera decisiva e i fatti stanno dando ragione a queste affermazioni: il carburante da fonte rinnovabili è divenuto una priorità imprescindibile, con il gas in questione che verrà inviato alla clientela della città hawaiana, grazie in particolare al network attualmente esiste e che può vantare circa mille miglia di gasdotto. Giovedì prossimo avrà luogo la cerimonia ufficiale di inaugurazione dell’impianto, alla presenza del governatore Neil Abercrombie. In questa maniera, lo stato insulare può ambire a una tecnologia rinnovabile davvero avanzata, con risorse direttamente collegabili all’energia solare, a quella eolica e ai biocarburanti, ma non è escluso che se ne contemplino altre in futuro. L’attuale contributo di tali fondi all’energia complessiva nelle varie isole è già importante, ma si punta a un obiettivo di rilievo, il 70% del totale entro il 2030.

La diversificazione industriale è appena cominciata: le Hawaii possono contare su settori già ben affermati, come ad esempio quelli dominanti della lavorazione della canna da zucchero e del turismo (si tratta di una delle attrattive migliori in questo senso), ma finora le esportazioni alimentari sono state frenate dalle distanze con i mercati di riferimento. Ecco spiegata la maggiore attenzione nei confronti del gas e dei suoi stabilimenti, un’industria che può espandersi direttamente dall’interno.