I leganti da costruzione: gesso, calci e cementi

I leganti da costruzione sono quei materiali che, opportunamente impastati con acqua e sabbia, formano delle masse semifluide (le cosiddette “malte”), le quali vengono impiegate per legare tra loro i vari materiali da costruzione, come ad esempio le pietre naturali e quelle artificiali: le malte hanno la caratteristica principale di indurire in maniera piuttosto lenta, facendo presa e formando una sostanza dura e resistente come una pietra. I principali materiali leganti che troviamo nel settore industriale sono il gesso, le calci e i cementi. Per quel che concerne il gesso, la materia prima è la pietra da gesso che, sottoposta a cottura a 120 gradi, si trasforma in gesso da presa; si tratta, come è noto, di una polvere biancastra da mescolare in uguale volume d’acqua per ottenere un legame adatto per gli ambienti interni.

La calce può essere invece di due tipi: quella aerea deriva dalla cottura a novecento gradi della pietra da calce, con una ulteriore distinzione tra la calce viva e quella spenta, mentre quella idraulica è un legante capace di resistere dopo l’indurimento anche all’azione dell’acqua e ottenibile dalla cottura di una miscela di calcari e di argilla a una temperatura di circa mille gradi. Il cemento è forse il legante più famoso in assoluto. Esso deriva dalla cottura di pietre calcaree miste ad argilla.

Le tipologie sono davvero moltissime: ad esempio, possiamo citare il Portland, quello pozzolanico e quello di altiforno. L’utilizzo è raro in maniera singola per la costruzione degli edifici, visto che si preferisce sempre un impasto con acqua e sabbia, le quali consentono di formare le malte cementizie. Per una malta di muratura si impiegano da trecento a quattrocento chilogrammi di cemento per un metro cubo di sabbia; per una malta per intonaci, invece, a perfetta tenuta, si sfrutta la proporzione che va da 1.000 a 1.500 chilogrammi per metro cubo di sabbia.