I materiali e le composizioni dei mattoni

l43-mattoni-121212124909_mediumAnche se prodotti in materiali e tipi che differiscono da nazione a nazione a seconda delle esigenze che sono dettate soprattutto dal clima, i mattoni hanno una caratteristica in comune, quella di essere modulari. Ciò significa che le misure sono state concordate tra i fabbricanti in modo tale che essi possano essere combinati, a prescindere dalle loro misure, in un tutto armonico. I formati più comuni sono quello sottile, quello normale, il sottile doppio, il sottile triplo e i blocchi cavi di calcestruzzo. I mattoni in argilla sono dei blocchetti che si utilizzano quasi esclusivamente per la rifinitura dei muri esterni.

Per la fabbricazione si comprime una massa umida di argilla e materiali inerti (sabbia e ghiaia) e la si taglia nelle dimensioni del blocchetto che viene poi cotto a una temperatura di circa mille gradi. In seguito al processo di cottura, si producono grandi differenze nelle dimensioni. I formati più comuni sono quello sottile e normale. Il mattone leggero è invece quello forato e si differenzia da quello visto poc’anzi per la composizione. In effetti, nell’amalgama dell’argilla si aggiunge, come filler, del polistirolo in piccole sfere, il quale si dissolve durante la cottura e conferisce al mattone stesso una struttura di tipo cellulare. Ne consegue un miglior isolamento termico e un peso decisamente minore.

Questo mattone speciale viene utilizzato per le pareti portanti e per quelle che non lo sono. Inoltre, necessita di essere intonacato ed è reperibile in formati grandi. Tra le altre tipologie da citare ci sono poi i mattoni in arenaria calcarea, con tanto di miscela di calce, sabbia quarzifera e acqua, da addensare, plasmare e indurire ad alta pressione con il vapore surriscaldato. Il laterizio in pietra pomice, poi, è di origine vulcanica, con bolle d’aria nei blocchi cavi di calcestruzzo, le quali aumentano il buon isolamento termico della pomice e ne diminuiscono il peso.