Lamezia Terme: novità infrastrutturali per l’area industriale

Lamezia Terme può rappresentare, con le sue innegabili risorse infrastrutturali, l’area industriale in grado di dare lustro all’intera regione calabrese.

Le richieste degli enti locali sono ben precise: in particolare, viene auspicato un progetto piuttosto interessante, vale a dire uno svincolo autostradale che dia accesso diretto alla zona in questione, in modo da ottenere un collegamento viario ed economico. L’intento è chiaro, gli imprenditori locali dovrebbero incontrarsi a breve per discutere la fattibilità o meno dell’intero piano. Nel dettaglio, si punta a uno sviluppo regionale abbastanza marcato, mediante nuove potenzialità produttive e attrazioni logistiche di sicuro interesse.

Design industriale: al via il Compasso d’Oro a Roma

Il design industriale sarà di casa a Roma con ben due mostre di sicuro interesse.

Il riferimento principale va alla ventiduesima edizione del Premio Compasso d’Oro, una manifestazione che fa parte integrante dei festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia: la manifestazione, denominata “Unicità d’Italia”, tenta di ripercorrere con precisione tutte le tappe che hanno portato al trionfo delle progettazioni industriali del nostro paese, con una buona presenza di elementi che caratterizzano il Made in Italy.

Archeologia industriale a Roma: il Gazometro

Il Gazometro che sorge a Roma nel quartiere Ostiense è uno splendido esempio di archeologia industriale.

Le suggestioni che esso ispira sono molte, eppure molte volte appare come un enorme cilindro in acciaio abbandonato a sé stesso e da rivalutare al più presto: la sua storia ci può raccontare molto. In effetti, la costruzione di questa struttura risale al 1937. Si tratta dell’impianto più grande, affiancato da altri due eretti nel primo decennio del secolo, il quale veniva utilizzato per accumulare il gas cittadino, un mix di gas, idrogeno e metano.

I prodotti tipici del Lazio: l’olio della Sabina

Fra i prodotti agricoli tipici del Lazio vi segnaliamo l’olio della Sabina che può vantare la denominazione più antica di tutta la regione.

E’ nata nel 1995 e nonostante si estenda su una superficie di circa 18000 ettari, la produzione si concentra per lo più nella zona vicino a Fara in Sabina, che rappresenta il 25% della superficie DOP (Denominazione di origine protetta) dell’intera provincia di Rieti.

In questa zona ci sono un gran numero di frantoi. Per quanto riguarda la struttura c’è da segnalare l’età piuttosto avanzata degli uliveti. L’olio della Sabina è molto venduto a Roma, città di cui gode di un’ottima reputazione.

Il problema è che viene venduto sfuso, motivo per cui soffre particolarmente la concorrenza di altri oli italiani e stranieri.

Ragusa: prende sempre più forma la zona industriale

Ragusa, la città più agiata di tutto il nostro Mezzogiorno, sta vivendo una delle fasi industriali più intense della propria storia.

Il comune siciliano è pronto ad avviare la quarta e quinta fase della propria zona produttiva, con opere di urbanizzazione ben mirate: in particolare, l’intento principale è quello di sviluppare pienamente l’agglomerato industriale del Consorzio Asi (Area di Sviluppo Industriale). Il denaro speso per questi investimenti è pari a tre milioni e mezzo di euro, con la possibilità di far accedere nuove imprese.

Civita Castellana: la crisi del distretto industriale della ceramica

Civita Castellana e la lavorazione delle ceramiche sono praticamente un tutt’uno.

Non a caso il comune viterbese rappresenta in centro industriale specializzato in questo settore più importante del nostro paese: ma spesso le favole rischiano anche di avere un finale non lieto e questo allarme può diventare una minaccia molto seria. In effetti, il comparto in questione è in crisi e gli enti e i governi locali si stanno mobilitando per poterne risollevare le sorti. L’intento è quello di riconoscere lo stato di crisi attuale, in modo da salvaguardare gli operatori: la recessione economica è la principale responsabile di questo lento declino, ma gli interventi sul territorio che vengono richiesti ora a gran voce si sono accorti troppo tardi di alcuni segnali inequivocabili.

L’inquinamento ambientale di acque e terreni

Con l’entrata in vigore del Dlgs 3 aprile 2006, n. 152 le normative italiane sulla protezione e tutela dell’ambiente sono radicalmente cambiate. Le “Norme in materia ambientale” ha portato un’aria nuova nella gestione dei rifiuti, nella riduzione dell’inquinamento atmosferico, nella salvaguardia del suolo e in molti altri tempi che riguardo l’ambiente.

Ragion per cui nel momento quando vengono eseguiti lavori sul terreno, questo va controllato e analizzato con molta cura. Analisi e controllo che devono arrivare a una grande profondità e devono fermarsi alla falda acquifera sottostante. Questa operazione consente di verificare se il materiale deve essere smaltito oppure può essere riutilizzato.

Nel primo caso bisogna accuratamente occuparsi dello smaltimento dei rifiuti, mentre nel secondo bisogna verificare la potabilità delle falde per capire se il terreno è inquinato.

Archeologia industriale: la pressa di Campi (Genova)

È più di una settimana che Genova e il suo quartiere Campi possono beneficiare del restauro della pressa storica, una testimonianza molto importante di archeologia industriale.

Si tratta di tutto quello che rimane di una installazione di quasi cento anni fa: nel 1914, infatti, le Fonderie e Acciaierie di Campi, le quali facevano capo all’Ansaldo, avevano costruito questa pressa imponente (il peso supera le 12mila tonnellate) e di una potenza mai vista per quel tempo. È qui che si fucinavano a caldo e si spianavano le lamiere d’acciaio, una attività industriale che è durata fino al 1989, anno in cui lo stabilimento è stato costretto a chiudere i battenti.

Fiera industria edile: Marmocacc 2011 vi aspetta a Verona dal 21 al 24 settembre

Una fiera molto importante del settore dell’industria edile è la Marmomacc che si terrà a Verona dal 21 al 24 settembre prossimo. Da molti è considerata la più significativa manifestazione internazionale di marmi, design e tecnologie.

Per offrire una vasta panoramica del settore, Marmomacc organizzerà incontri e corsi di formazioni per gli operatori, che avranno la possibilità di essere aggiornanti in maniera esaustiva sul marmo lapideo, realizzazioni di design in pietra, pietra grezza, macchinari e accessori.

Per confermare la sua popolarità che la mette al primo posto della classifica delle manifestazioni sul marmo, Marmomacc anche nell’edizione 2011 si ripromette di promuovere lo sviluppo dei prodotti e delle tecnologie a essi applicati.

Seconda Rivoluzione Industriale: il primo motore a benzina

Il brevetto ufficiale del primo motore a benzina si deve all’ingegnere tedesco Gottlieb Wilhelm Daimler, il quale lo perfezionò nel 1883.

La sua invenzione rappresentò uno dei perni principali della Seconda Rivoluzione Industriale: in effetti, l’obiettivo principale di Daimler e del suo socio Wilhelm Maybach era quello di creare dei motori da destinare all’industria automobilistica, allora agli albori, di piccole dimensioni ma in grado di generare alte velocità. Il progetto in questione beneficiò della prima combustione interna a due tempi, un’innovazione che fu anche testata sulle navi.