Virgin Atlantic sfrutta l’inquinamento industriale per i suoi carburanti

La Virgin Atlantic Airways è uno dei principali vettori aerei del Regno Unito e dell’intero continente europeo, ma sta facendo parlare di sé negli ultimi tempi per una innovazione importante: chi avrebbe mai detto che l’inquinamento industriale sarebbe diventato essenziale per i rifornimenti di carburante della compagnia londinese? Ebbene, le cose stanno proprio così. In effetti, è stato appena annunciato un piano relativo alle rotte e ai voli commerciali che prevede l’utilizzo di un carburante sintetico basato principalmente sugli scarti delle industrie: si tratta, in pratica, di un metodo molto importante per inquinare di meno, visto che l’innovazione dovrebbe consentire di dimezzare le emissioni di anidride carbonica rispetto a quanto è capace di fare un tipico jet.

Tutto questo è stato reso possibile dalla collaborazione di due società, Lanza Tech e Swedish Biofuels, ben attive nel settore in questione e ormai giunte a conclusioni fondamentali per quel che concerne tali tecnologie. Secondo la stessa Virgin Atlantic, i rifiuti industriali delle aziende attive nella produzione di acciaio verranno adeguatamente trattenuti dal punto di vista chimico, così da ottenere un etanolo (un biocarburante quindi) da convertire poi in propulsore per gli aerei stessi. Una volta tanto, dunque, si può parlare di un tema difficile come l’inquinamento industriale in termini più ottimistici. Quali obiettivi si è prefissato il colosso dei cieli?

L’intento è quello di testare il carburante in questione in dei voli nei pressi della Nuova Zelanda, prove che dureranno almeno un anno e mezzo, al massimo due anni; soltanto dopo aver appurato la bontà dell’innovazione, si potrà finalmente pensare di avviare le operazioni commerciali (queste ultime sono previste fra tre anni in Cina). La scelta della nazione oceaniana non è casuale, visto che la stessa Lanza Tech ha sede proprio da queste parti: inizialmente, si punterà sull’industria metallurgica, ma non è escluso che anche altri settori produttivi possano risultare utili a tal fine.