Accordo tra Pechino e Tianjin contro l’inquinamento industriale

Pechino e Tianjin, la seconda e la quarta municipalità della Cina per quel che riguarda la popolazione complessiva. Non è dunque un caso che queste due metropoli dell’ex Impero Celeste abbiano siglato un piano congiunto di emergenza, il quale avrà l’obiettivo di contrastare l’inquinamento industriale più pesante. L’accordo in questione è stato siglato dalle rispettive autorità municipali per la precisione. Che cosa è stato deciso nello specifico? Le città asiatiche in questione condivideranno un sistema strategico per il monitoraggio dei dati ambientali più importanti, oltre a informazioni e previsioni sulla qualità dell’aria, in modo da allertare se necessario, soprattutto in quei giorni in cui l’inquinamento industriale risulta essere a livelli eccessivi.

Questo vuol dire che verranno presi in considerazione il PM 2.5, vale a dire un particolato che presenta, come si intuisce dal nome stesso, un diametro inferiore ai 2,5 micrometri, oltre ad altri elementi nocivi. L’intento è quello di migliorare in modo sensibile la qualità dell’aria all’interno della regione. Ma non è la prima volta che si parla di questi due luoghi che uniscono le loro forze. In effetti, Pechino e Tianjin possono vantare una storia molto lunga per quel che concerne la cooperazione reciproca, dunque questo nuovo accordo non è altro che una ulteriore opportunità per sfruttare le idee creative e l’esperienza della capitale cinese, come sottolineato da Sun Chunlan, capo del Partito di Tianjin, al momento della firma dell’intesa.

Tra gli altri dettagli che vale la pena menzionare c’è senza dubbio il rafforzamento della cooperazione per il controllo dell’inquinamento, oltre alle possibilità di ampliare quella che ha a che fare con il miglioramento della qualità dell’acqua. La riduzione delle emissioni degli stabilimenti industriali, i più alti e rigidi standard relativi ai veicoli e le nuove politiche di incoraggiamento per quel che riguarda le vetture “green” sono stati altri argomenti discussi da questo protocollo d’intesa.