Il 1839 è senza dubbio uno degli anni più importanti per quel che riguarda la Rivoluzione Industriale. Si tratta infatti del momento esatto in cui James Namsyth riesce a progettare il maglio a vapore, un dispositivo meccanico fondamentale per garantire le lavorazioni di fucinatura e di stampaggio. Il funzionamento è presto detto, dato che si va a deformare in maniera plastica un determinato pezzo mediante l’azione di una pressione. Quest’ultima a sua volta viene resa possibile da una normale caduta della mazza (si parla allora di maglio a semplice effetto), da un effetto combinato della forza peso e di uno specifico sistema idraulico (maglio a doppio effetto) e da un solo sistema idraulico, con il peso della mazza in equilibrio con la forza peso dell’incudine sottostante (maglio a contraccolpo).
Redazione
Il nuovo motor drive IC di Toshiba Corporation
L’ultima novità in fatto di apparecchi di uso industriale e consumo generale viene direttamente dal Giappone: la Toshiba Corporation, una delle multinazionali più importanti della nazione nipponica, ha infatti deciso di lanciare un motor drive IC a corrente continua nuovo di zecca. Si tratta di TB67H301FTG, uno strumento industriale che è stato pensato appositamente per venire incontro alle esigenze delle stampanti, dei distributori automatici e delle macchine che sono destinate alle sale giochi. L’inizio della produzione su larga scala (a livello internazionale dunque) è già cominciato da qualche giorno, dunque è necessario capire con che novità si ha a che fare.
La rivoluzione 2.0 del distretto tessile della Maiella
Il settore tessile italiano è ben sviluppato in alcune zone del nostro paese: una di queste è senza dubbio la Maiella, la parte di Abruzzo che è celebre per il suo massiccio montuoso e che ora è interessato da un processo di innovazione e crescita che promette molto bene. L’obiettivo è quello di fornire un ideale accompagnamento alle aziende che sono attive in tale comparto industriale, cercando di mettere a disposizione una consulenza in forma del tutto gratuita, al fine di potenziare la competitività.
Archeologia industriale: domani sarà inaugurato il Magma di Follonica
Museo delle Arti in Ghisa nella Maremma, più semplicemente Magma: a Follonica (provincia di Grosseto) si è deciso di dare la giusta importanza che merita all’archeologia industriale del luogo, tanto da far tornare a nuova vita il forno fusorio che ormai risultava abbandonato da più di mezzo secolo. La ristrutturazione completa e il nuovo allestimento hanno consentito di dar vita a questa struttura, un museo moderno e interattivo che si spera possa attirare più visitatori possibili. Si sta parlando delle prime fonderie che risalgono al XIX secolo, impianti industriali che hanno fatto dominare la siderurgia locale per anni e anni.
Cosa succede alle turbine eoliche di seconda mano?
Uno studio commissionato dallo Scottish Natural Heritage potrebbe suggerire delle nuove linee guida per quel che concerne la gestione delle vecchie e inutilizzate turbine eoliche. La ricerca in questione è andata ad approfondire il momento in cui tali impianti vengono messi fuori uso, oltre al restauro dei siti eolici e perfino come turbine, torri e altre componenti simili possono essere sottoposti a riciclo. Di certo non si può non lasciare spazio a macchinari più efficienti, moderni e funzionanti, ma secondo questa indagine dal 2034 ci potrebbe essere bisogno di riciclare circa 225mila tonnellate di materiale ogni anno in tutto il mondo.
Veicoli industriali: il sistema Evo Filter per serbatoi di Padoan
Padoan, società a responsabilità limitata che ha sede a Olmi di San Biagio di Callata (provincia di Treviso) e che è celebre per i suoi serbatoi destinati ai veicoli industriali, ha innovato ulteriormente la propria gamma di realizzazioni. L’obiettivo rimane sempre quello di venire incontro alle esigenze più attuali, cercando di non far mancare tradizione, qualità e soprattutto il Made in Italy. Ecco perché la linea 63/70 di serbatoi a olio è stata interessata dall’ingresso di un sistema integrato nuovo di zecca, vale a dire Evo Filter. È questo il nome che è stato dato al filtro in questione, molto tecnologico in ogni suo aspetto.
FMP/FXP inaugura la terza generazione delle prese Schmalz
La J. Schmalz Gmbh, leader mondiale della tecnologia del vuoto nel campo dell’automazione, della movimentazione e del bloccaggio, può vantare un nuovo sistema di presa a vuoto. Si tratta di FMP/FXP, una novità industriale che presenta una serie di vantaggi. Anzitutto, la presa di cui si sta parlando è superiore rispetto a strumenti messi a disposizione dalla concorrenza di ben ottantasei punti percentuali, senza dimenticare la flessibilità e l’efficienza dal punto di vista energetico. In pratica, si tratta della terza generazione delle pinze in questione, molto utile per migliorare ulteriormente i processi automatizzati.
A Venezia un workshop su industria agroalimentare e risorse idriche
Mancano meno di due settimane al workshop dedicato all’industria agroalimentare e al suo “incontro” con l’impronta idrica. In pratica, il prossimo 5 luglio il Parco Scientifico Vega di Venezia ospiterà questo evento, un momento senza dubbio importante per capire come tutelare al meglio le risorse idriche nel nostro paese. Tutti gli operatori di questo specifico settore industriale si potranno confrontare, insieme agli esperti internazionali per quel che concerne le già citate risorse. Si parlerà di impronta idrica, una misura che è stata ideata dal professore inglese Tony Allan e che consente di capire qual è il consumo diretto, lo sfruttamento indiretto e l’inquinamento delle acque.
Il Vietnam alle prese con l’inquinamento del suo maggiore parco industriale
Gli agricoltori vietnamiti attivi nel settore della pesca si sono trasformati in veri e propri scienziati in questi ultimi giorni: il loro intervento, seppure con mezzi non proprio classici e tradizionali, è stato fondamentale per gestire nel migliore dei modi l’inquinamento delle acque provocato dal Parco Industriale Bien Hoa 1, senza dimenticare il contributo fin troppo evidente di una azienda attiva nel settore della carta. La contaminazione è stata scoperta lasciando un pesce in una gabbia: con l’animale morto si è capito quali sezioni idriche erano realmente inquinate. Nessuno sta comunque dicendo che questo evento così dannoso nel fiume Dong Nai stia assumendo delle proporzioni serie e preoccupanti.
I materiali e le composizioni dei mattoni
Anche se prodotti in materiali e tipi che differiscono da nazione a nazione a seconda delle esigenze che sono dettate soprattutto dal clima, i mattoni hanno una caratteristica in comune, quella di essere modulari. Ciò significa che le misure sono state concordate tra i fabbricanti in modo tale che essi possano essere combinati, a prescindere dalle loro misure, in un tutto armonico. I formati più comuni sono quello sottile, quello normale, il sottile doppio, il sottile triplo e i blocchi cavi di calcestruzzo. I mattoni in argilla sono dei blocchetti che si utilizzano quasi esclusivamente per la rifinitura dei muri esterni.