La seconda tappa della mostra Arte nel Triangolo Industriale

È stata inaugurata proprio ieri a Savona la seconda tappa della mostra itinerante “Arte nel Triangolo Industriale”: si tratta di una iniziativa che è stata promossa dal Movimento Arte del XXI Secolo, associazione che punta a conferire all’arte stessa nuovi valori e significati, insieme alla Galleria Falzone di Milano. In pratica, si è deciso di dedicare tale evento alle migliori pitture di questi primi tredici anni del nuovo millennio. Da cosa deriva il nome così particolare? Entrando maggiormente nel dettaglio, la prima tappa si è svolta a Milano lo scorso 16 febbraio, mentre quella conclusiva avrà luogo il prossimo 26 marzo a Torino.

La fabbricazione del vetro acrilico o plexiglas

Il vetro acrilico o plexiglas si ottiene con dei processi di lavorazione industriale abbastanza complicati e da diverse ricette: gli “ingredienti” in questo caso sono il gas naturale e l’ammoniaca, come anche l’acido prussico e l’acetone, il metanolo e l’acido solforico, ma le combinazioni sono davvero svariate. Dall’insieme dei nomi scientifici delle sostanze che compongono il prodotto finito deriva poi il nome in questione. Il mercato mette a disposizione una grande varietà di tipi e di forme di questo materiale. Tutti i vetri acrilici sono assolutamente infrangibili.

Il boom industriale dell’Indonesia

Giusto un anno fa Pamela Cox, vicepresidente della Banca Mondiale per quel che riguarda l’Asia Orientale e il Pacifico, aveva messo in luce una situazione piuttosto particolare: in effetti, nonostante questa continua e prolungata recessione globale, l’Indonesia può essere ancora considerata come uno dei principali centri per gli investimenti, in grado soprattutto di generare crescita e molti posti di lavoro. Volendo essere più precisi, questa stessa crescita ha cominciato ad accelerare nel momento in cui si è potenziato il settore industriale, con uno sviluppo più intenso per quel che concerne il Jabodetabek, all’interno dell’Area della Grande Giacarta.

A cosa serve il trasformatore idraulico

Il trasformatore idraulico è un apparecchio industriale che serve a modificare i fattori della potenza di una determinata trasmissione idraulica, proprio come suggerisce il nome. Nel caso che esso funzioni con un solo liquido, allora il trasformatore stesso ne va ad aumentare la pressione (oppure il livello), diminuendone al tempo stesso la portata. In alternativa, si può avere l’operatività in senso contrario. Uno schema di funzionamento del primo tipo (quello più comune per la precisione) può essere quello che segue. Anzitutto, da un serbatoio idrico si deriva una certa quantità di liquido, una parte del quale, fatta cadere più in basso, tende a produrre del lavoro che viene utilizzato per sollevare la residua quantità di liquido a una altezza superiore a quella caduta.

Proprietà industriale: a Brindisi un importante incontro informativo

Pochi giorni fa presso la Camera di Commercio di Brindisi si è discusso delle opportunità che sono attualmente disponibili per le aziende pugliesi per quel che riguarda la protezione della proprietà industriale. Questo incontro informativo ha avuto anche un titolo ben preciso, vale a dire “Contributi a sostegno della proprietà industriale. Il Fondo Nazionale per l’innovazione: bilanci e prospettive”. La promozione dell’evento si deve essenzialmente alle sezioni pugliese e lucana dell’Adi (Associazione per il Disegno Industriale) e dalla stessa Camera di Commercio brindisina.

Due borse di studio per il dottorato industriale Bicocca-Pirelli

Nel corso delle prossime settimane verranno messe a disposizione due borse di studio per quel che riguarda il dottorato industriale attivato dall’Università milanese Bicocca insieme a Pirelli: la collaborazione a cui si sta facendo riferimento è una delle più importanti a livello formativo, visto che punta a formare delle figure altamente qualificate in relazione alla ricerca applicata. Volendo essere ancora più precisi, si sta parlando del dottorato in Scienza dei Materiali. Di cosa si tratta nello specifico? Anzitutto, bisogna subito precisare che questo percorso ha di fatto anticipato quelle che sono state le indicazioni di un recente decreto sui dottorati industriali da parte del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.

Ecocittà, la riqualificazione dell’area industriale di Porto Potenza Picena

La riqualificazione dell’area industriale è l’obiettivo che ci si sta ponendo a Porto Potenza Picena, la frazione più popolosa della cittadina di Potenza Picena (siamo in provincia di Macerata per la precisione): in pratica, questa zona risulta essere in totale abbandono, pertanto si è deciso di realizzare un vero e proprio quartiere “verde”. Si tratta del progetto denominato “Ecocittà”, il quale è stato fatto partire in questa parte della riviera adriatica quasi due anni fa, dunque in pieno svolgimento. Nel dettaglio, sono stati realizzati diversi lavori di bonifica, mentre stanno per essere ultimate le strutture in cemento armato che riguardano i primi due lotti di tale area.

Da Foraz un corso di formazione per gli operatori dei carrelli elevatori

Foraz, il consorzio composto da diverse aziende e che è attivo nel campo della formazione professionale, ha organizzato un corso destinato ai lavoratori che sono addetti alla conduzione dei carrelli elevatori. L’ente in questione fa capo all’Associazione Industriali di Novara, pertanto il corso di cui si sta parlando verrà fruito proprio dai dipendenti delle imprese della città piemontese. In pratica, si tratta di quegli operatori che hanno a che fare con carrelli semoventi a braccio telescopico (di vario tipo, tra cui quelli a contrappeso e con più bracci snodati), quelli industriali semoventi (dotati di ruote), oltre ai carrelli, sollevatori, elevatori semoventi telescopici di tipo rotativo (quelli con l’operatore a bordo posizionato su un sedile per la precisione).

Alessandria: allarme della Camera di Commercio sull’industria manifatturiera

Un 2012 non molto brillante, segno di un ulteriore inasprimento della crisi economica: la Camera di Commercio di Alessandria ha deciso di rendere pubblici quelli che sono stati i risultati dello scorso anno per quel che concerne l’industria manifatturiera locale, come è stato messo in luce da Unioncamere Piemonte. La situazione difficile continua a non far dormire sonni tranquilli, ma come si spiega tutto questo? Entrando maggiormente nel dettaglio delle cifre, c’è da dire che questi 365 giorni sono stati caratterizzati da ben il 61,5% delle industrie di Alessandria che non è riuscito a portare a termine neanche un investimento.

L’utilità delle piante contro l’inquinamento industriale

Piante come l’alisso o la felce sono in grado di assorbire i metalli dalla terra precedentemente occupata da stabilimenti, miniere e siti utilizzati come discariche. Diversi ricercatori stanno testando un metodo che possa essere capace di estrarre le proprietà chimiche proprio dalle piante in questione. In effetti, non bisogna dimenticare che ex siti industriali contengono ancora altissimi livelli di metalli nocivi, come ad esempio l’arsenico e il platino.