Il fenomeno della calefazione termica

La calefazione è un fenomeno fisico che si verifica nel momento in cui una quantità relativamente modesta di liquido viene a contatto con una superficie che è stata portata a una temperatura molto superiore rispetto a quella di ebollizione. In queste specifiche condizioni, il liquido non tende mai a vaporizzare con la rapidità che ci si potrebbe attendere, ma va a frazionarsi in piccoli globuli persistenti, molto mobili sulla lastra calda. Tutto questo è essenzialmente dovuto al fatto che lo strato che viene inizialmente a contatto con la superficie della lastra riceve una quantità di calore tale che lo si fa vaporizzare prima che il calore stesso possa propagarsi alla massa liquida, la quale rimane relativamente fredda.

La metanizzazione e riqualificazione della zona industriale di Valpiana

Bisognerà attendere ancora pochi giorni per l’inizio dei lavori di metanizzazione che riguardano la zona industriale di Valpiana: si tratta di una delle frazioni del comune di Massa Marittima (Grosseto), considerato un importante centro industriale sin dal Medioevo (l’attività siderurgica è terminata nel 1885). In pratica, un importante accordo con la società Toscana Energia consentirà di riqualificare l’area in questione, dunque si sta parlando di un valore aggiunto di rilievo per tutte quelle aziende che saranno operative al suo interno.

La riscoperta delle tecniche per sfruttare l’energia delle acque

Si parla tanto di fonti ed energie rinnovabili, ma spesso ci si dimentica di quelle che dovrebbero essere maggiormente valorizzate per la loro ampia e costante disponibilità. Il riferimento non può che andare alle risorse acquatiche e al loro continuo movimento: basta pensare ai mari, ma anche alla pioggia e alla neve che poi scorrono da montagne e colline come vera e propria energia. Per l’appunto, quest’ultima può essere sfruttata in maniera molto utile, utilizzando delle apposite turbine. Le agevolazioni fiscali garantire in tali casi sono in tutto e per tutto simili a quelle previste per i pannelli fotovoltaici o le pale eoliche.

Un congegno dimenticato della Rivoluzione Industriale si rivela ancora utile

Qualche tempo fa alcuni studenti della Purdue University (ateneo che sorge nella città di West Lafayette, nello Stato dell’Indiana) hanno utilizzato un semplice congegno per costruire una pallina da ping-pong in grado di infrangere la velocità del suono. Ma non si tratta dell’aspetto più affascinante. In effetti, il congegno usato, meglio noto come “ugello De Laval”, ha secoli e secoli di storia, tanto che si può dire che questo arnese ha reso possibile la Rivoluzione Industriale come l’abbiamo imparata a scuola. In pratica, sono stati sufficienti una leggera compressione dell’aria e una macchina del vuoto in versione ridotta per consentire alla pallina in questione di viaggiare tanto veloce.

Ad Asti si riqualifica la zona industriale col MoMa.Biz

Si chiama MoMa.Biz, ma altri non è che la riqualificazione della zona industriale di Asti, più precisamente quella che si trova alla periferia di Corso Alessandria: in pratica, comune e provincia hanno deciso di aderire a un progetto europeo, vale a dire MoMa.Biz. L’acronimo in questione sta a identificare proprio il Mobility Management in the Business and Industrial Zones, con il relativo finanziamento economico che è stato garantito dall’Agenzia Esecutiva per la Competitività e l’Innovazione della Commissione Europea (Eaci). L’obiettivo di Bruxelles è sostanzialmente quello di raggiungere obiettivi che hanno a che fare con l’ambiente entro il 2020.

Tavarnelle Val di Pesa: il progetto per l’area industriale della Sambuca

Tavarnelle Val di Pesa, comune di circa settemila abitanti in provincia di Firenze, ha deciso di investire con convinzione sullo sviluppo di una zona industriale ben precisa: si tratta della cosiddetta Sambuca, la quale potrà beneficiare di un progetto molto ampio e variegato di opere pubbliche, visto che si andrà incontro alle nuove esigenze e funzionalità del settore ambientale. D’altronde, si sta parlando di una delle aree toscane dalla maggiore produttività in assoluto, con ben 250 e più imprese che sono attive nel settore manifatturiero. Ebbene, l’obiettivo è quello di riqualificare il tutto in un programma molto ambizioso, il quale punterà sul modello cosiddetto Apea (acronimo che sta a indicare l’Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata).

La tensocorrosione dei metalli industriali

La tensocorrosione è, come suggerisce lo stesso nome, una corrosione causata o anche accelerata da alcune sollecitazioni di tipo coagente. Una sollecitazione che ha a che fare con il campo elastico è in grado di abbassare il potenziale di equilibrio (la corrosione per l’appunto) ed aumenta la sua corrodibilità. Quando le parti sono sotto tensione oppure quando non sono sollecitate dallo stesso materiale si può avere una situazione in cui entrambi i casi fanno parte dello stesso materiale. Una sollecitazione di trazione (sempre nel campo elastico per la precisione) può arrivare a condurre a corrosione di tipo intergranulare.

Il tiraggio forzato dei camini

Il tiraggio forzato dei camini può essere ottenuto sostanzialmente in due modi. Il primo di essi consiste nell’immettere aria forzata direttamente da un ventilatore sotto la griglia del forno, il quale viene a trovarsi a pressione superiore rispetto a quella atmosferica. La seconda modalità, invece, prevede che vi sia l’aspirazione del fumo tramite un ventilatore disposto alla base del camino: in questa maniera il forno stesso risulta essere in depressione. In questo secondo caso, inoltre, si può far sì che tutta la corrente dei gas attraversi il ventilatore (si parla di “aspirazione diretta”), oppure che il ventilatore aspiri solo una piccola parte dei fumi (o una certa quantità di aria esterna) e che li lanci ad alta velocità alla base del camino.

A cosa serve la camicia di vapore

La camicia di vapore rappresenta un sistema molto antico per poter diminuire in maniera appropriata il consumo di vapore che è dovuto alle condensazioni all’interno dei cilindri delle macchine a vapore alternative. In effetti, in tali macchinari si ha una perdita piuttosto grave per il fatto che, durante la fase di introduzione, il vapore trova le pareti del cilindro alla temperatura dello scarico che si è svolto in precedenza, vale a dire relativamente fredde. Per tale motivo, una certa parte di vapore, la quale può arrivare addirittura al 50% e oltre, si condensa sulle parti realizzate in metallo, con una conseguente forte riduzione del lavoro e maggior consumo di vapore stesso.

Gli errori più comuni nelle verniciature

L’impiego non corretto delle vernici industriali può produrre come risultato una superficie piena di difetti. Gli errori tipici in questo caso sono diversi, ma possono essere evitati facilmente, in particolare dopo avere individuato le cause che li hanno provocati. Uno strato di vernice di spessore non uniforme, ad esempio, può dipendere dal prodotto che è troppo vecchio o dalla temperatura dell’ambiente di lavoro, superiore ai trenta gradi centigradi o inferiore ai diciotto: in alternativa, tutto questo può essere causato anche dalle correnti d’aria oppure dalla esposizione fin troppo diretta ai raggi del sole.