A Gorizia si discute di aree industriali ecosostenibili

La Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia (Carigo per la precisione) è stata la sede odierna per discutere di un progetto davvero interessante: si tratta del cosiddetto Sepa, l’acronimo che sta a indicare le Sustainable and Equipped Productive Areas, il quale avrà anzitutto un carattere internazionale, ma anche e soprattutto una durata di tre anni. Tra gli altri elementi che bisogna senza dubbio sottolineare figurano le nazioni coinvolte, ben sette (l’Europa sud-orientale è la zona maggiormente rappresentata), mentre la focalizzazione dei lavori sarà rivolta a quelle aree industriali che sono attrezzate dal punto di vista ambientale ed ecologico.

Le Apea sono senza dubbio un modello innovativo per quel che concerne il comparto industriale, visto che riescono a unire in maniera perfetta lo sviluppo economico a un impatto ambientale piuttosto basso, senza dimenticare il miglioramento dell’offerta da questo punto di vista. La conferenza di Gorizia si è resa necessaria in quanto la situazione del nostro paese è particolare e sconfortante; in effetti, il lavoro da fare è davvero moltissimo, nonostante il concetto di queste aree sostenibili sia stato introdotto, e quindi sia abbastanza famoso, almeno da quattordici anni. Nel 1998 fu introdotto non a caso il Decreto legge Bassanini, il quale era stato varato per semplificare molte deleghe dallo Stato alle regioni. I numeri, poi, parlano chiaro.

Nel dettaglio, il Friuli si sta caratterizzando come una delle migliori regioni in tal senso, con ben nove consorzi industriali e mille imprese insediate, le quali sono in grado di mettere a disposizione parecchie caratteristiche che sono tipiche delle Apea. Inoltre, si è finalmente compreso che le tre aree fondamentali non possono che essere quelle della gestione unitaria infrastrutturale, della semplificazione amministrativa per chiunque volesse accedere al comparto, e la tutela della salute. Le posizioni strategiche, infine, sono anch’esse determinanti ed essenziali, con il paesaggio circostante che funge da trait d’union tra i vari elementi.