Abruzzo: entro fine anno i consorzi industriali confluiranno nell’Arap

Un unico organismo dal nome Arap (Azienda Regionale delle Aree Produttive): è questo il traguardo a cui si punta in Abruzzo, più precisamente dalla fusione di sette consorzi industriali distinti presenti in tale regione. L’intenzione è stata espressa a Pescara pochi giorni fa da Alfredo Castiglione, numero due della giunta regionale, il quale ha fatto riferimento alla fine di quest’anno per concludere l’intero processo di fusione. Ma di cosa si sta parlando nello specifico? Finora vi sono stati alcuni ritardi, soprattutto a causa della burocrazia, ma ora sembra che non vi sia più alcun ostacolo in questo senso.

I consorzi industriali coinvolti sono appunto sette e hanno tutti fornito il loro prezioso apporto. Tra i principali vantaggi, lo stesso Castiglione ha parlato chiaramente di servizi maggiormente ottimizzati e di un risparmio dei costi non indifferente. Il passaggio in questione non è altro che il risultato di due anni di storia. In effetti, tutto è cominciato quando è entrata in vigore la Legge Regionale numero 29 del 2011, vale a dire il testo normativo che ha di fatto riordinato tutte le funzioni per quel che riguarda le aree produttive. È stato allora che si è deciso di creare l’Arap, un ente pubblico economico di natura giuridica, la cui competenza principale sarà quella di sostenere e agevolare lo sviluppo delle aree coinvolte, amalgamando i consorzi Asi (Area Sviluppo Industriale) esistenti.

Molto importante è stata anche la Legge Regionale numero 30 dello scorso anno, utile per fissare il contributo economico da destinare ai consorzi stessi e consentire loro di affrontare i costi legati a questa fusione per incorporazione. I sette consorzi a cui si sta facendo riferimento sono stati anche definiti come veri e propri “carrozzoni”: si tratta, nel dettaglio, delle aree di Teramo, Sulmona, Avezzano, Vasto, L’Aquila e Asi-Sangro, senza dimenticare Chieti-Pescara, messa di recente in liquidazione a causa del debito contratto.