L’industria meccanica svizzera è in difficoltà

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Ripresa lenta e che tarda a manifestarsi per l’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica della Svizzera: nonostante i segnali di speranza i primi sei mesi dell’anno sono apparsi all’insegna dell bassa congiuntura europea. della forza del franco e del rallentamento in Asia. A fronte di questi dati negativi non mancano però anche quelli positivi.

Insomma: la ripresa dell’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica (Mem) stenta a decollare: a sostenerlo è l’associazione padronale di categoria Swissmem che in una conferenza stampa a Berna rivela che le nuove commesse nel settore sono diminuite del 4,3 per cento nel secondo trimestre e del 2,5 per cento tra gennaio e giugno; altalenante, invece, l’andamento del volume d’affari tra i due trimestri e, purtroppo, pure i posti di lavoro nel settore Mem sono in calo dell’1,9 per cento dell’anno scorso

Anche nelle esportazioni sono stati registrati dei cali: esse sono diminuite dell’1,5 per cento da gennaio a giugno. Tuttavia gli esperti non sono totalmente negativi e rilevano un’evoluzione divergente nei mercati. Ad esempio, l’Unione europea registra un calo dello 0,9 per cento con un importante meno 4,7 per cento per la Germania, il principale acquirente dei prodotti dell’industria meccanica, elettrotecnica e metallurgica della Svizzera. Inoltre, nonostante una ripresa della Cina, anche le vendite in Asia sono diminuite.

Ma nonostante questo quadro ben poco incoraggiante la Swissmem mantiene un leggero ma costante ottimismo, come spiega il direttore Peter Dietrich:

Ci sono luci all’orizzonte, che nutrono la speranza di una svolta nei prossimi mesi.

Del resto, spiega Dietrich, secondo un sondaggio sono quattro su dieci le imprese del settore che si aspettano un aumento degli ordini in entrata e solo il 12 per cento teme il peggioramento della situazione; ma non solo: l’Unione europea, il maggior mercato dell’industria Mem della Svizzera ha registrato una crescita del Pil nel secondo semestre pari allo 0,3 per cento, cosa che non succedeva da un anno e mezzo.

 

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