Liguria, ci sono i segni di ripresa dell’economia

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La crisi non è certo finita, ma in Liguria si intravede uno spiraglio di ripresa, soprattutto in settori come l’industria, il porto, il turismo e la finanza. Ancora è presto per parlare di vera e propria ripresa ma non mancano dei segnali che fanno sperare in questa direzione.

Iniziamo dal porto; i traffici portuali dello scalo di Genova sono in aumento grazie agli oli minerali del porto petroli di Multiedo richiesti in grande parte dalle aziende del Nord Ovest. Rispetto all’anno scorso, a luglio di quest’anno si è registrato un interessante più 36,2 per cento di traffico di olio minerale e un 2,4 per cento in più di merci movimentate.

Bene anche il turismo, e non solo a Genova, ma in Liguria in generale; dopo un avvio un po’ stentato a maggio e a giugno, luglio si è concluso in modo positivo e le previsioni sono altrettanto buone sia per agosto che per settembre. Del resto, in Liguria ci sono luoghi dall’alta attrattiva turistica, come le Cinque Terre, il Golfo Paradiso e anche l’entroterra che si sta specializzando in soggiorni adatti a coloro che amano stare a contatto con la natura o fare trekking.

Caute speranze anche per il settore industria; a darle è proprio Confindustria che presenta degli indicatori economici elaborati dal Centro Studi che mostrano un incremento del fatturato delle imprese, degli ordini e delle esportazioni; non si tratta di grandi numeri ma di pochi punti percentuali che però fanno ben sperare, anche se non ci sono segnali positivi da edilizia e occupazione.

Infine, per quanto riguarda la finanza, fanno ben sperare i dati della Carispe, la Cassa di Risparmio della Spezia, che ha chiuso il primo semestre dell’anno in positivo, grazie sia al contenimento dei costi che alla crescita dei proventi da clientela che testimonia una ripresa di fiducia nel sistema bancario.

 

 

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