Macchinari agricoli: la noria a secchi e a dischi

La noria è una macchina idraulica operatrice che viene normalmente usata per il sollevamento di acqua nell’ambito del settore agricolo: in alcuni casi, poi, essa viene sfruttata anche per il sollevamento di altri materiali solidi in grani. Una tipologia piuttosto diffusa è quella a secchi. In pratica, tale noria è costituita da una catena avvolta a circuito chiuso, le cui maglie si impegnano in due ruote a denti che sono situate rispettivamente al livello del liquido in basso e al livello a cui il liquido stesso deve essere sollevato. Alla catena, inoltre, sono fissate numerose secchie di legno o anche di ferro zincato: queste ultime, all’inizio della corsa di ascesa, si immergono nel liquido, andandosi a riempire.

Per poter facilitare il riempimento delle secchie in questione, esse sono munite di un forellino per l’espulsione dell’aria, una caratterizzazione che però provoca anche una certa perdita di acqua nel corso della salita. Il moto retrogrado viene impedito da un nottolino di arresto. L’energia motrice, invece, è fornita essenzialmente da un motore elettrico, o da un motore termico (ad esempio a combustione interna, talvolta perfino a vapore). In antichità, comunque, le norie venivano azionate dal movimento degli animali. Si tratta di una delle macchine di prestazioni più modeste, ragione per la quale attualmente viene sfruttata soprattutto in quelle zone che sono poco progredite dal punto di vista industriale.

La noria a dischi, al contrario, si caratterizza per una catena, anch’essa a circuito chiuso, sulla quale sono fissati dei dischi di lamiera a intervalli regolari l’uno con l’altro. I dischi in salita passano con un piccolo gioco in un tubo di lamiera verticale, il cui estremo inferiore è immerso nel liquido. Questo, poi, rimane imprigionato tra i vari dischi e si trascina in salita, mentre in piccola parte tende a ricadere verso il basso, passando tra i dischi in questione e lo stesso tubo.