Regno Unito e India stanno progettando un nuovo corridoio industriale

Il rapporto tra la Gran Bretagna e l’India è ancora molto stretto: ne è una chiara conferma l’ultimo annuncio del premier britannico David Cameron, il quale ha reso nota la costruzione di un nuovo e ambizioso corridoio industriale. In pratica, si tratta del collegamento che andrà a riguardare le città indiane di Mumbai e Bangalore, tra le più importanti in assoluto per quel che concerne la nazione asiatica. Il progetto infrastrutturale a cui si sta facendo riferimento promette molto bene. Non è stata casuale la visita di tre giorni dello stesso Cameron in India: come è stato sottolineato, non saranno solamente le due città ad essere associate, ma anche le strade, le ferrovie, i collegamenti relativi al settore delle telecomunicazioni e anche le zone economiche speciali.

L’obiettivo principale è facilmente intuibile, vale a dire il sostegno allo sviluppo delle imprese. Entrando maggiormente nel dettaglio di questa iniziativa industriale, c’è da dire che il collegamento avverrà tra il centro finanziario di Mumbai, terminando a Bangalore, la capitale tecnologica dell’India: si sta parlando di un percorso complessivo di circa mille chilometri, con il centro automobilistico di Pune anch’esso coinvolto. Gli investimenti garantiti dal governo di Londra saranno compresi tra i venti e i venticinque miliardi di dollari, a testimonianza dell’importanza che questo corridoio ha.

A livello industriale, comunque, si avrà a che fare con il secondo progetto più importante dell’India, visto che ve n’è un altro ancora più massiccio che ha coinvolto Delhi e Mumbai, un investimento da novanta miliardi di dollari e l’interesse del governo giapponese, visto che sono presenti aziende come Hitachi, Toshiba e Mitsubishi. Il problema di quest’altro maxi-progetto è rappresentato però dalla burocrazia e da una serie di ritardi, visto che è stato annunciato ben sette anni fa. Altre difficoltà sono quelle relative all’acquisto dei terreni, un fattore che è sicuramente in grado di rallentare l’evoluzione dell’iniziativa industriale.