A Terni sarà presentato il libro “L’acqua motore dell’industria”

La giornata di domani è stata scelta per la presentazione presso la Biblioteca Comunale di Terni de volume “L’acqua motore dell’industria”: si tratta di un libro che è stato scritto da Sergio Dotto, con la pubblicazione che è stata curata dal Centro Studi Malfatti della città umbra. L’autore è riuscito a ripercorrere in maniera integrale i paesaggi che caratterizzano il fiume Nera, focalizzando l’attenzione su tutti quei segni e quelle testimonianze che sono stati lasciati dall’uomo. In pratica, l’obiettivo è stato quello di capire come sia stata sfruttata la forza della natura per il progresso industriale e tecnologico, cercando di diffondere il benessere.

Queste testimonianze sono dei veri e propri monumenti per Terni, ormai integrati perfettamente nel paesaggio, esempi di archeologia industriale di notevole spessore. Insomma, questo libro non è altro che la storia cittadina degli ultimi centocinquanta anni, oltre che del legame del capoluogo con l’acqua, visto che il territorio in questione ne è ricco. Le testimonianze ripercorse sono diverse. Ad esempio, si può ricordare la centrale di Collestatte, realizzata nel 1899 dalla Società Carburo e utilizzata per alimentare i forni: purtroppo essa è stata distrutta dai tedeschi nel corso della Seconda Guerra Mondiale e le poche tracce che si possono ammirare oggi sono soltanto le opere di derivazione.

Lo stesso discorso può essere fatto per la centrale di Galleto, realizzata nel 1929 sfruttando le acque del sistema Nera-Velino. Nel volume c’è anche spazio per personaggi che possono anche essere definiti “eroi”, come l’ingegner Flagiello, autore di una serie di corone di piccoli cunei di acciaio tra le lamiere della condotta e gli anelli di rinforzo. Il viaggio indietro nel tempo riesce a ripercorrere tutto il territorio ternano, tanto è vero che è possibile ammirare nuovamente la centrale di Marmore dopo tantissimo tempo. Il libro in questione può rappresentare un contributo determinante per la ricerca storica in ambito industriale, anche perché è utilmente arricchito da numerose immagini d’epoca.