Unione Industriale Pratese: si associa la seconda azienda cinese

L’Unione Industriale di Prato parla ancora di più cinese. Ci sono voluti nove anni, comunque, perché si associasse la seconda azienda proveniente dall’ex Impero Celeste, vale a dire la Confezioni Luma, la quale è gestita da Gabriele Zhang. La novità è stata accolta come una sorta di apertura e di maggiore dialogo tra il settore tessile della città toscana e l’ampio distretto cinese che è qui presente. L’annuncio ufficiale è stato fatto direttamente da Andrea Cavicchi, il numero uno dell’Unione Industriale in questione.

Finora, l’unica azienda simile che era associata a quest’ultima era ed è ancora la Giupel di Xu Qiulin, ma c’è stato modo e occasione per ampliare il tutto, più precisamente nel corso della presentazione della Carta Etica. Come ha voluto sottolineare lo stesso Cavicchi, è stato ritenuto opportuno e giusto valorizzare in questa maniera il modus imprenditoriale, così da garantire e assicurare le condizioni necessarie per una fase di crescita nuova di zecca. La legalità e la correttezza dovranno essere i due cardini della futura operatività industriale per la precisione. In effetti, non bisogna comportarsi in maniera opportunistica con nessuno, nemmeno con i partner commerciali di cui si sta parlando. Ecco perché questo Codice Etico è stato introdotto per affiancare quello già realizzato dalla Confindustria.

Tra l’altro, bisogna ricordare che in tale unione vi sono delle imprese associate che rappresentano di fatto delle vere e proprie filiere, con il tessile a farla da padrona. Il documento a cui si sta facendo riferimento prevede che si rispettino le norme per quel che concerne la salute e la sicurezza sul lavoro, senza dimenticare la tutela ambientale e lo sviluppo dal punto di vista sostenibile. Ovviamente, non possono mancare elementi fondamentali come il rispetto dei diritti umani, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e il rispetto delle norme che sono state poste a tutela della concorrenza sui mercati economici.