Può sembrare particolare come collaborazione, ma senz’altro è e sarà strategica: Assoimprese, l’associazione italiana che raggruppa gli industriali delle piccole e medie imprese nazionali, ha siglato una partnership importante con Hanwha SolarOne, colosso coreano attivo principalmente nell’ambito del fotovoltaico e dell’energia solare. Quali sono gli obiettivi di questa unione? La tipica operatività dell’associazione prevede che le pmi ricevano da essa tutto il know-how industriale necessario, insieme ad esperienza e tecnologia innovativa. La scelta della compagnia asiatica non è casuale, visto che si vuole ampliare l’orizzonte dei settori produttivi, quindi per questa tipologia di energia rinnovabile si è puntato su un fornitore di sicuro affidamento.
Redazione
Campania: la Regione approva la legge sui suoli industriali dismessi
Il via libera è arrivato anche dal Consiglio Regionale della Campania: diventa sempre più una realtà concreta la proposta di legge che prevede un importante recupero dei suoli industriali dismessi da tempo e che era stata avanzata da due consiglieri del Pd e dell’Udc per quel che riguarda il territorio della regione meridionale. Tutti i voti espressi sono risultati favorevoli, segno che si vuol fare un bel passo in avanti da questo punto di vista. Che cosa prevede nello specifico questo testo normativo? Anzitutto, la proroga temporale che è prevista per il cosiddetto “piano casa” non sarà più di soli sei mesi, ma di ben diciotto, un aumento da più parti richiesto.
Capannori: si vota per riqualificare l’area industriale di Carraia
La giornata odierna sarà molto importante per il comune di Capannori, in provincia di Lucca: il consiglio locale, infatti, sarà chiamato a votare l’adozione di un apposito piano di riqualificazione dell’area Pip (Piano per Insediamenti Produttivi) di Carraia, anche se poi l’approvazione vera e propria avverrà il prossimo mese di settembre, insieme a tutte le osservazioni che saranno avanzate proprio oggi. Si tratta di una sistemazione e di una riqualificazione di un’area industriale molto interessante e fondamentale, anche perché essa fa parte integrante di un regolamento urbanistico ancora più ampio a cui partecipa persino la Regione Toscana.
Rivoluzione Industriale: gli insegnamenti di Richard Watson
La rivoluzione industriale ha avuto una influenza determinante e incredibile anche su due istituzioni che in pochi sospetterebbero: si tratta, nello specifico, delle due università più prestigiose del Regno Unito, vale a dire Oxford e Cambridge. Si può subito pensare a questo punto: ma non si tratta forse dei luoghi in cui gli studi classici predominano, oltre a quelli tecnologici? Le principali critiche del XVIII secolo riguardavano, in particolare, i metodi ritenuti obsoleti di insegnamento, in particolare per quel che concerne materie come la matematica, la filosofia, la chimica e molte altre. Allo stesso tempo, però, la scienza cominciava a diventare un importante oggetto di studio e di attenzione, in primis le sue applicazioni di tipo industriale.
Metalli industriali: il processo triplex
Quando si parla di processo triplex si fa riferimento a una successione di tre distinti processi che vengono posti in essere su uno stesso metallo: l’obiettivo specifico di questa operazione industriale è quello di ottenere un prodotto finale che sia in grado di garantire una elevata qualità. Il caso che è più comune da questo punto di vista è quello che riguarda l’affinazione della ghisa, la quale talvolta consta di tre fasi distinte. Ad esempio, dapprima si provvede ad affinare nel cosiddetto convertitore Thomas, in cui si verificano la defosforazione e la decarburazione, con un grado che può essere definito come “molto spinto”.
Industria metallurgica: il tungsteno
Il tungsteno è l’elemento che appartiene al gruppo dei cosiddetti “metalli di transizione”: il simbolo chimico è W, mentre il numero atomico è 74. Non è molto abbondante in natura e i minerali che lo contengono (gli esempi più importanti sono quelli della wolframite e della scheelite) presentano delle concentrazioni molto basse, vale a dire dallo 0,5 al 2%, espresso per la precisione come ossido tungstico. Gli unici giacimenti europei di una certa importanza si trovano in Portogallo, mentre i più ricchi in senso assoluto sono quelli della Cina. I minerali in questione vengono anzitutto arricchiti mediante triturazione, separazione magnetica oppure gravitazionale, processi di flottazione o speciali reazioni chimiche, finché non si ottiene un contenuto in tungsteno compreso tra il 60 e il 70%.
Fismic: Termini Imerese rischia la desertificazione industriale
La Fismic, il sindacato autonomo che rappresenta idealmente i metalmeccanici e le industrie collegate, ha confermato la sua valutazione in merito a quanto sta accadendo a Termini Imerese, in provincia di Palermo: in effetti, la sigla in questione si è detta contraria a quanto sta decidendo il governo Monti a tal proposito, visto che bisogna ricordare che qui sorgeva uno dei principali stabilimenti della Fiat. Come ha precisato Roberto Di Maulo, segretario generale della federazione, l’esecutivo si starebbe comportando in maniera fin troppo disinvolta per quel che concerne il progetto relativo al veicolo Dr Industrial.
Adesivi industriali: Aec Polymers presenta Saf 150
Quando si parla di Aec Polymers si ha spesso a che fare con soluzioni industriali davvero interessanti e innovative: la compagnia francese, infatti, è divenuta nel tempo leader del settore delle colle industriali, ricevendo anche diversi premi per la propria ricerca e sviluppo. Anche l’ultima soluzione dell’azienda di Bordeaux merita di essere approfondita, vista l’utilità che ne può derivare in moltissime applicazioni. Si tratta di Saf 150. In pratica, quest’ultimo è stato progettato come adesivo bicomponente: la mescola in questione beneficia di un rapporto di uno a dieci, la scelta migliore per rendere perfetto l’incollaggio di materiali compositi e in particolare dell’alluminio anche in presenza di acqua.
Industria chimica: le valvole termoplastiche
Le valvole termoplastiche sono una novità piuttosto recente per quel che concerne l’industria chimica: si tratta infatti di pochi decenni, da quando cioè tale impiego industriale è profondamente mutato, in particolare a causa della scoperta di nuovi materiali (in primis il polivinildenfluoruro, meglio noto con la sigla Pvdf). Comunque, occorre sottolineare come alcuni manager di questo settore non siano ancora molto a loro agio con i materiali di tale tipo. Le ragioni sono presto dette. In effetti, circa trent’anni fa, quando la termoplastica fa la sua prima apparizione sul mercato, molti utilizzatori sono convinti del fatto che ogni singola corrosione possa essere fatta sparire con il nuovo materiale.
Leghe metalliche: il silumin
Il silumin è la lega di alluminio che contiene il 13% circa di silicio e lo 0,6% di ferro per la precisione. Il silumin che viene definito con l’aggiunta del termine “beta” presenta delle caratteristiche ben precise: anzitutto, gli elementi che sono stati appena menzionati non possono certo mancare, ma, in aggiunta, sono presenti anche lo 0,5-1% di magnesio e altrettanto di manganese. Una tipologia molto interessante, poi, è quella del cosiddetto coprosilumin, il quale presenta nel suo contenuto il 13% circa di silicio, lo 0,8-1% di rame, lo 0,6% di ferro e il resto alluminio.