Il fenomeno del Luddismo nella Rivoluzione Industriale

Ned Ludd, ammesso che sia mai esistito, è l’operaio che, con la sua distruzione di un telaio in segno di protesta nel 1779, scatenò un vero e proprio movimento, il luddismo appunto, basato sul sabotaggio della produzione industriale. Il termine luddista viene di solito associato agli infruttuosi tentativi che hanno a che fare con la tecnologia più antica. Circa due secoli fa, questi artigiani tessili britannici cominciarono a distruggere tutto ciò che di meccanizzato incontravano, considerato un nemico e una minaccia per il loro lavoro.

Chimica industriale: come viene impiegato l’afnio

L’afnio metallico ha una densità pari a 13,3 e riesce a fondere a una temperatura di circa 2.600 gradi. Questo elemento chimico (il simbolo è Hf per la precisione) ha tra i suoi composti più importanti l’ossido, il carburo e il fluoruro. L’afnio presenta inoltre una certa importanza per quel che riguarda la preparazione di filamenti utili per le lampadine elettriche. Un altro impiego interessante è quello che ha a che fare con il controllo di alcuni tipi di reattori nucleari, visto che presenta un’alta sezione di cattura dei neutroni termici.

Le aziende giapponesi si affidano ai complessi industriali di Cambogia e Myanmar

Grazie soprattutto ai bassi costi del lavoro e alla prossimità ad altre nazioni del Sud-Est asiatico, un numero crescente di società giapponesi sta operando nei complessi industriali della Cambogia e del Myanmar. Un esempio molto interessante in questo senso è offerto dalla Phnom Penh Special Economic Zone, situata nella capitale cambogiana, da cui prende appunto il nome. Si tratta di un distretto da 360 ettari, il quale è stato aperto e inaugurato nel 2008 e che è attualmente gestito da una joint venture composta da investitori locali e nipponici. Alcune delle compagnie in questione vantano anche operazioni di rilievo.

La metanizzazione e riqualificazione della zona industriale di Valpiana

Bisognerà attendere ancora pochi giorni per l’inizio dei lavori di metanizzazione che riguardano la zona industriale di Valpiana: si tratta di una delle frazioni del comune di Massa Marittima (Grosseto), considerato un importante centro industriale sin dal Medioevo (l’attività siderurgica è terminata nel 1885). In pratica, un importante accordo con la società Toscana Energia consentirà di riqualificare l’area in questione, dunque si sta parlando di un valore aggiunto di rilievo per tutte quelle aziende che saranno operative al suo interno.

Archeologia industriale: l’ex stabilimento Florio rischia la chiusura

Il turismo trapanese si basa soprattutto sulle sue spiagge e le acque cristalline. Le attrazioni storiche e culturali includono, però, anche un interessante esempio di archeologia industriale, ovvero l’ex stabilimento Florio di Favignana: è qui che l’industria locale si è sviluppata in misura maggiore in passato, senza dimenticare che l’architettura presenta elementi di estremo interesse. In particolare, si sta parlando di ben 32mila metri quadrati, una estensione di tutto rilievo. Questo ex impianto industriale si trova, come si è intuito facilmente, nell’isola di Favignana, la quale fa parte dell’arcipelago delle Egadi.

L’inquinamento industriale, un problema serio per Sheffield

Alcune aree della città britannica di Sheffield stanno facendo registrare un progressivo deterioramento della qualità dell’aria: in pratica, il motivo è facilmente intuibile, le emissioni industriali della city del South Yorkshire stanno aumentando a vista d’occhio, senza dimenticare il crescente utilizzo delle automobili, come è stato evidenziato in un recente rapporto. Si tratta dello State of Sheffield 2013 Report, un documento che è stato commissionato dalla First Partnership locale. In base a questa analisi, l’inquinamento dell’aria del centro inglese è stato considerato responsabile di ben cinquecento morti premature.

Design industriale: prosegue la collaborazione tra Lavazza e Politecnico di Torino

La Luigi Lavazza Spa, azienda torinese celebre per la sua produzione di caffè, ha deciso di mettere a disposizione la propria esperienza al Politecnico di Torino: dal 25 febbraio al 1° marzo prossimo, infatti, si terrà un importante workshop, Coffee Design, un appuntamento che ha l’obiettivo di trasmettere questa stessa esperienza agli studenti che frequentano il corso di laurea in Disegno Industriale e Graphic & Virtual Design presso l’ateneo piemontese. In pratica, si sta facendo riferimento alla sperimentazione del caffè, con i ragazzi coinvolti che avranno l’opportunità di indagare sugli sviluppi futuri della bevanda, senza dimenticare l’individuazione di nuovi campi di ricerca dal punto di vista del prodotto e della comunicazione.

Manca un mese al MecSpe, la fiera dell’industria manifatturiera

Tre giornate dedicate al settore meccanico e della subfornitura: si può riassumere in questa maniera MecSpe, la fiera internazionale che si terrà a Parma dal 21 al 23 marzo prossimi e che è un punto di riferimento molto importante per quel che riguarda le tecnologie per l’innovazione. In aggiunta, a impreziosire il tutto ci penserà Trattamenti & Finiture, un appuntamento che ha cadenza biennale e che si rivolge al comparto dei trattamenti delle superfici. Dopo un ottimo 2012 MecSpe tenta di ripetersi. In particolare, lo scorso anno le visite sono aumentate di cinque punti percentuali rispetto all’edizione precedente.

Regno Unito e India stanno progettando un nuovo corridoio industriale

Il rapporto tra la Gran Bretagna e l’India è ancora molto stretto: ne è una chiara conferma l’ultimo annuncio del premier britannico David Cameron, il quale ha reso nota la costruzione di un nuovo e ambizioso corridoio industriale. In pratica, si tratta del collegamento che andrà a riguardare le città indiane di Mumbai e Bangalore, tra le più importanti in assoluto per quel che concerne la nazione asiatica. Il progetto infrastrutturale a cui si sta facendo riferimento promette molto bene. Non è stata casuale la visita di tre giorni dello stesso Cameron in India: come è stato sottolineato, non saranno solamente le due città ad essere associate, ma anche le strade, le ferrovie, i collegamenti relativi al settore delle telecomunicazioni e anche le zone economiche speciali.

L’affinazione del vetro e dei metalli industriali

Con il termine affinazione, nel settore industriale si può fare riferimento sia al vetro che ai metalli. Procediamo dunque con ordine. Nel primo caso, si tratta di un processo di omogeneizzazione a cui viene sottoposta la massa di vetro fuso. Il trattamento in questione ha una durata di circa quattro-sei ore e si esegue a una temperatura che è compresa tra i 1.400 e i 1.500 gradi, in modo da rendere la messa stessa ancora più fluida. Per ottenere il rimescolamento della massa alle miscele di partenza è sufficiente aggiungere in alcuni casi l’anidride arseniosa, la quale, oltre a rendere il vetro molto più scorrevole, alle alte temperature tende a vaporizzare, producendo uno sviluppo di bolle.